Il Santo Rosario nella Divina Volontà

MISTERI della GLORIA

Meditazioni tratte dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta


Signore, apri le mie labbra e la Tua Volontà in me preghi e lodi.

Mio Gesù, entro nel mare immenso della tua Volontà, fisso la mia volontà nella Tua e Ti chiedo la tua Volontà come Vita mia, come Vita di ogni mio atto, interno, esterno, volontario, involontario. Che tutto sia nella tua Divina Volontà, Signore, per darTi il ricambio di amore, adorazione, gloria, come se tutte le creature Ti dessero questo contraccambio completo.

Gesù, Ti amo con la Tua Volontà!

Vieni, Divina Volontà, a pregare in me e poi offri questa preghiera a Te, come mia, per soddisfare alle preghiere di tutti e per dare al Padre la gloria che dovrebbero darGli tutte le creature.

E Tu, Mamma Santa, porgi la mano alla tua piccola figlia e fammi valicare il mare del tuo amore affinché, col tuo stesso amore, io possa più facilmente chiedere che venga il Regno del FIAT Divino.

Faccio mia la tua adorazione al mio Creatore; faccio mie le tue preghiere, le tue suppliche e i tuoi sospiri per chiedere per mezzo loro il Regno del FIAT Divino.

Mamma mia, come Tu attirasti il Verbo dal Cielo per farLo scendere sulla terra nel tuo seno, così fa’ muovere il FIAT Supremo dalla sua Sede Celeste perché venga a regnare sulla terra in tutte le creature.

“Vieni, o Volere Supremo, a regnare sulla terra! Investi tutte le generazioni! Vinci e conquista tutti!”

O Dio, vieni a regnare in noi!

Signore, venga presto il Tuo Volere! 

Gesù, credo nel Tuo Amore verso di me. Prendo tutto e tutti nella Tua Volontà, perché Ti amo; e voglio amarTi, lodarTi, glorificarTi, ringraziarTi, benedirTi, ripararTi, adorarTi, per me e per tutti, nel Tuo Divino Volere, per la Tua maggiore gloria e per la santificazione universale.


PRIMO MISTERO della GLORIA 

La Risurrezione di Gesù

Continuo a girare negli atti della tua Divina Volontà per accompagnarTi, Gesù, mio Signore, nei momenti gloriosi della tua Risurrezione dalla morte.

In tutte le sofferenze di Gesù e della Madre SS. correva la Divina Volontà. Essa era la vita delle loro pene ed Essi Si sentivano trionfanti e conquistatori, da cambiare la stessa morte in vita, tanto che nel vedere il gran bene, volontariamente Si esibivano a patire. Così sarà anche per i figli redenti: se la loro vita e le loro pene avranno per centro di vita la Divina Volontà, il dolce Gesù si servirà di loro e delle loro pene per dare aiuto, luce e grazia a tutto l’universo.

La Divina Volontà sa fare cose grandi dove Essa regna! In tutte le circostanze specchiamoci, dunque, nell’Umanità SS. del Verbo Incarnato e nella Madre sua e, mettendo i nostri passi nei loro e facendo nostre le loro intenzioni, proseguiamo sicuri il nostro cammino sulla loro stessa via di morte e di vita chiedendo ad ogni passo il Regno del FIAT sulla terra come in Cielo. E la Celeste Ereditiera sarà la nostra certezza.

Madre ammirabile, chiudi nell’anima mia il germe della Risurrezione di Gesù, affinché in virtù di essa io risorga pienamente nella Divina Volontà e viva sempre unito con Te e col dolce Gesù.

Metto, Gesù mio, la mia attenzione nella tua per ascoltare con il tuo stesso amore il racconto della nostra dolce Madre:

“Appena il mio caro Figlio spirò, scese nel Limbo come trionfatore ed apportatore di gloria e di felicità. Io, che ero da Lui inseparabile, Lo seguii nel Limbo e fui spettatrice della festa, dei ringraziamenti che tutta quella grande turba di gente diede al Figlio mio. Questo, è simbolo di come, quando la creatura fa morire la sua volontà con l’unione della Volontà Divina, incominciano le conquiste nell’ordine divino, la gloria, la gioia, anche in mezzo ai più grandi dolori.

Il mio caro Figlio, accompagnato da quella gran turba di gente, uscì dal Limbo in atto di trionfo e si portò al sepolcro. Era l’alba del terzo giorno.

Nell’atto in cui risuscitò, mio Figlio era tutto maestà! La sua Divinità unita alla sua Anima fece scaturire mari di luce e di bellezza incantevoli, da riempire Cielo e terra e come trionfatore, facendo uso del suo potere, comandò alla sua morta Umanità che ricevesse di nuovo la sua Anima e che risorgesse trionfante e gloriosa a vita immortale. Che atto solenne! Il mio caro Gesù trionfava sulla morte dicendo: ‘Morte, tu non sarai più morte, ma vita!’ Con quest’atto di trionfo, metteva il suggello che era Uomo e Dio e, con la sua Risurrezione confermava la sua dottrina, i miracoli, la vita dei Sacramenti e tutta la vita della Chiesa e dava il trionfo sulle volontà umane affievolite e quasi spente nel vero bene, per far trionfare sopra di esse la vita di quel Volere Divino che doveva portare alle creature la pienezza della santità e di tutti i beni; e nel medesimo tempo gettava nei corpi, in virtù della sua Risurrezione, il germe di risorgere alla gloria imperitura. La Risurrezione del mio Figlio racchiude tutto ed è l’atto più solenne che Egli fece per amore delle creature”.

Mio trionfante Signore, anche la tua piccola figlia della Divina Volontà, Luisa, scrive nel suo diario: Continuavo il mio giro in tutto ciò che fece Nostro Signore sulla terra e mi son fermata nell’atto della Risurrezione. Che trionfo! Che gloria! Il Cielo si riversò sulla terra per essere spettatore d’una gloria sì grande! Ed il mio amato Gesù ha ripreso il suo dire:

“Figlia mia, nella mia Resurrezione veniva costituito il diritto di risorgere in Me a novella vita [per] tutte le creature; era la conferma, il suggello di tutta la mia vita, delle mie opere, delle mie parole e che, se venni in terra fu per darmi a tutti ed a ciascuno come vita che a loro apparteneva. La mia Resurrezione era il trionfo di tutti e la nuova conquista che tutti facevano di Colui ch’era morto per tutti, per dar loro vita e farli risorgere nella mia stessa Resurrezione.

Ma vuoi sapere dove consiste la vera resurrezione della creatura, ma non nella fine dei giorni, ma mentre vive ancora sulla terra?

Chi vive nella mia Volontà, essa risorge alla luce e può dire: ‘La mia notte è finita’; risorge nell’amore del suo Creatore, in modo che non esiste per lei più il freddo, le nevi, ma sente il sorriso della primavera celeste; risorge alla santità, la quale mette a precipitosa fuga le debolezze, le miserie, le passioni; risorge a tutto ciò ch’è Cielo, e se guarda la terra, il cielo, il sole, la guarda per trovare le opere del suo Creatore, per avere occasione di narrargli la sua gloria e la sua lunga storia d’amore. Perciò chi vive nel mio Volere può dire come disse l’Angelo alle pie donne quando andarono al sepolcro: ‘È risorto, non è più qui’; chi vive nel mio Volere può dire lo stesso: ‘La mia volontà non è più con me, è risorta nel Fiat’. E se le circostanze della vita, le occasioni, le pene, circondano la creatura come cercando la sua volontà, può rispondere: ‘La mia volontà è risorta, non l’ho più in mio potere, tengo in ricambio la Divina Volontà, e colla sua luce voglio investire tutto ciò che mi circonda: circostanze, pene, per formarne tante conquiste divine’. Chi vive nel nostro Volere trova la vita negli atti del suo Gesù e corre sempre in essa la nostra Volontà operante, conquistante e trionfante e Ci dà tale gloria che il Cielo non può contenere! Quindi vivi sempre nel nostro Volere, non uscirne giammai, se vuoi essere il nostro trionfo e la nostra gloria!”.

Mio glorioso Redentore, abbagliata da tanta tua luce e trionfi, mi unisco alle voci delle anime sante che dal Limbo Ti accompagnano nella gloria.

Dolce Salvatore noi Ti rendiamo grazie di quanto facesti e soffristi per nostro amore! Ora però che ci hai redenti, compi l’opera tua: fa’ che la Tua Volontà Divina regni come in Cielo così in terra!”

Mio vincitore Gesù, per ottenere la risurrezione della tua Divina Volontà in tutte le creature, io voglio nascondere ovunque il mio Ti amo: nel sepolcro, nell’atto che compi per risorgere, nella stessa luce di gloria che Ti circonda. Ti seguo passo passo col mio Ti amo mentre compari risorto alla tua Mamma e, per quella gioia che entrambe godeste, io Vi chiedo con sempre crescente insistenza il Regno del Tuo FIAT.

Il mio Ti amo Ti accompagna mentre compari alla Maddalena, agli Apostoli e domanda che la tua Divina Volontà sia conosciuta in modo speciale dai Sacerdoti, i quali, a loro volta, quali novelli Apostoli, la facciano conoscere a tutto il mondo. Ti prego, Amor mio, per celebrare questo giorno di giubilo, atterra la nostra volontà umana e fa’ risorgere per sempre vittoriosa la Tua!

Pater, 10 Ave, Gloria


SECONDO MISTERO della GLORIA 

L'Ascensione di Gesù al Cielo 

Girando nella tua Divina Volontà, Ti accompagno, Gesù mio, nei quaranta giorni dopo la tua Risurrezione e, fondendomi continuamente in Te, Ti seguo fino alla tua salita al Cielo, mettendo su ogni tuo atto il mio Ti amo, Ti adoro, Ti benedico, Ti ringrazio.

La vita della Divina Volontà è vita operante, perché tutti la posseggono, ma la maggior parte la tiene soffocata e per farsi servire; e, mentre potrebbe operare prodigi di santità, di grazia ed opere degne della sua potenza, è costretta dalle creature a starsene senza poter svolgere il suo potere. Siamo perciò attenti a far sì che il cielo della Divina Volontà si stenda in noi ed operi col suo potere ciò che vuole e come vuole

Gesù, nella tua Divina Volontà, il mio cuore ed il mio orecchio sono attenti alla tua divina parola:

“Figlia mia benedetta, non vi è tratto della mia vita che non simboleggi il Regno della mia Divina Volontà.

In questo giorno della mia Ascensione Io Mi sentivo vittorioso e trionfante, le mie pene erano già finite, anzi, lasciavo le mie pene già sofferte, in mezzo ai figli che lasciavo sulla terra, per aiuto, per forza e sostegno e come rifugio dove nascondersi nelle loro pene, per attingere dalle mie l’eroismo nei loro sacrifizi. Posso dire che lasciavo le mie pene, i miei esempi e la mia stessa vita come semenza, che maturandosi e crescendo doveva far sorgere il Regno della mia Divina Volontà.

Sicché: partivo e restavo. Restavo in virtù delle mie pene; restavo nei loro cuori per essere amato: dopo che la mia Santissima Umanità saliva al Cielo, sentivo più stretto il vincolo dell’umana famiglia, quindi non Mi sarei adattato a non ricevere l’amore dei miei figli e fratelli che lasciavo sulla terra; restai nel Santissimo Sacramento per darmi continuamente a loro e loro a darsi a Me: per far loro trovare il riposo, il ristoro ed il rimedio a tutti i loro bisogni. Le nostre opere non soffrono di mutabilità, ciò che facciamo una volta ripetiamo sempre.

Oltre di ciò, in questo giorno della mia Ascensione Io avevo doppie corone: la corona dei miei figli che portavo con Me nella Patria Celeste e la corona dei miei figli che lasciavo sulla terra, simbolo essi dei pochi che saranno principio del Regno della mia Divina Volontà.

Tutti quelli che Mi videro asceso al Cielo ricevettero tante grazie, che tutti misero la vita per far conoscere il Regno della Redenzione, e gettarono le fondamenta per formare la mia Chiesa, per far raccogliere nel suo grembo materno tutte le umane generazioni; così i primi figli del Regno della mia Volontà saranno pochi, ma saranno tali e tante le grazie di cui saranno investiti, che metteranno la vita per chiamare tutti a vivere in questo santo Regno.

Una nube di luce Mi investì, la quale tolse alla vista dei discepoli la mia presenza, i quali stavano come statue nel guardare la mia Persona, perch’era tanto l’incanto della mia beltà che teneva rapite le loro pupille, tanto che non sapevano abbassarle per guardare la terra, tanto che ci volle un Angelo per scuoterli e farli ritornare al Cenacolo.

Anche questo è simbolo del Regno del mio Volere: sarà tale e tanta la luce che investirà i suoi primi figli, che porteranno il bello, l’incanto, la pace del mio Fiat Divino, in modo che le creature facilmente si arrenderanno a voler conoscere ed amare un bene sì grande.

Ora, in mezzo ai discepoli c’era la mia Mamma che assisteva alla mia partita per il Cielo: questo è il più bel simbolo.

Sicché Essa è la Regina della mia Chiesa, l’assiste, la protegge, la difende; così siederà in mezzo ai figli della mia Volontà, sarà sempre Essa la motrice, la vita, la guida, il modello perfetto, la Maestà del Regno del Fiat Divino che tanto Le sta a Cuore; sono le sue ansie, i suoi desideri ardenti, i suoi deliri d’amore materno, che vuole i suoi figli in terra nel Regno dove Essa visse. Non è contenta di tenere i suoi figli solo in Cielo nel Regno della Divina Volontà, ma li vuole anche sulla terra, si sente che il compito datole da Dio come Madre e Regina non l’ha compiuto: la sua missione non è finita fino a tanto che non regni la Divina Volontà sulla terra in mezzo alle creature. Vuole i suoi figli che Le somiglino e che posseggano l’eredità della Mamma loro”.

E la dolce Mamma racconta:

“Il mio amato Figlio Gesù si trattenne risuscitato sulla terra quaranta giorni. Spesso spesso compariva agli Apostoli e discepoli per confermarli nella fede e certezza della sua Risurrezione e quando non stava con gli Apostoli, se ne stava insieme con la Mamma sua nel Cenacolo, circondato dalle anime uscite dal Limbo. Ma come spuntò il termine dei quaranta giorni, l’amato Gesù ammaestrò gli Apostoli e lasciando la sua Mamma come Guida e Maestra, ci promise la discesa dello Spirito Santo; e benedicendoci tutti si partì, prendendo il volo per la volta dei cieli, insieme con quella gran turba di gente uscita dal Limbo. Tutti quelli che stavano - ed erano in gran numero! - lo videro salire, ma quando arrivò su in alto, una nube di luce Lo tolse dalla loro vista.

La tua Mamma Lo seguì nel Cielo ed assistette alla gran festa dell’Ascensione. Molto più che per me non era estranea la Patria Celeste; e poi, senza di me non sarebbe stata completa la festa del Figlio mio asceso al Cielo. Tutto ciò non è stato altro che il potere del Volere Divino operante in me e nel Figlio mio”.

Mio Gesù, mentre Tu, con la tua entrata trionfante in Paradiso apri i battenti chiusi da tanti secoli alla povera umanità, io metto il mio Ti amo su quelle porte eternali e Ti prego, per quella stessa benedizione che desti a tutti i discepoli che assistettero alla festa della tua Ascensione, di benedire tutte le umane volontà, affinché esse conoscano e apprezzino il dono della vita vissuta nel tuo Volere. Per il grande amore con cui ci apristi le porte del Cielo, Ti prego, o mio glorioso Gesù, di far discendere da quelle stesse porte la Tua Divina Volontà affinché Essa regni sulla terra come regna in Cielo.

Amor mio, già sei assiso alla destra del Padre: inabissata nel mio povero piccolo nulla io Ti adoro, Ti benedico, Ti ringrazio e formo continuamente  col mio Ti amo lunghe catene che congiungano la terra al Cielo. Deh, lascia sempre aperte le porte della Celeste Dimora, affinché io possa incessantemente venire ai tuoi piedi, salire fra le tue braccia, per ripeterTi senza posa il mio canto d’amore: “Mandaci il Regno del tuo Santo Volere e la tua Volontà Divina si faccia sulla terra così come si compie in Cielo”.

Pater, 10 Ave, Gloria


TERZO MISTERO della GLORIA 

La discesa dello Spirito Santo su Maria SS. e sugli Apostoli riuniti nel Cenacolo

Girando nel tuo Volere, o mio Gesù, Mi unisco alla preghiera della Vergine Madre e degli Apostoli che, riuniti, come Chiesa nascente, nel Cenacolo, attendono la discesa dello Spirito Santo.

“Sul ‘fonderti’ nel Mio Volere, ci vuole un altro appello, qual è quello di ‘fondersi’ nell’ordine della Grazia, in tutto ciò che ha fatto e farà il Santificatore, qual è lo Spirito Santo, ai santificandi; molto più che, se la Creazione si addice al Padre - mentre siamo sempre unite le Tre Divine Persone nell’operare - e la Redenzione al Figlio, il ‘Fiat Voluntas Tua’ si addice allo Spirito Santo; ed è proprio nel ‘Fiat Voluntas Tua’ che il Divino Spirito farà sfoggio della Sua Opera. Tu lo fai quando, venendo innanzi alla Maestà Suprema, dici:

‘Vengo a ricambiare in amore tutto ciò che fa il Santificatore ai santificandi; vengo ad entrare nell’ordine della Grazia, per poterVi dare la gloria e il ricambio dell’amore, come se tutti si fossero fatti santi, e a ripararVi tutte le opposizioni, le incorrispondenze della Grazia’.

E, per quanto è da te, cerchi nella Nostra Volontà gli atti della Grazia dello Spirito Santificatore, per fare tuo il suo dolore, i suoi gemiti segreti, i suoi sospiri angosciosi nel fondo dei cuori, nel vedersi così male accolto; e siccome il primo atto che fa è portare la Nostra Volontà come atto completo della loro santificazione, nel vedersi respinto geme con gemiti inenarrabili. E tu, nella tua infantile semplicità, Gli dici: ‘Spirito Santificatore, fate presto, Vi supplico, Vi riprego; fate conoscere a tutti la vostra Volontà, affinché conoscendoLa L’amino e accolgano il vostro primo atto della loro santificazione completa, qual è la Santa vostra Volontà!’ ”.

Mamma Santa, non mi lasciare sola e fa’ che scenda in me lo Spirito Santo, affinché mi bruci tutto ciò che alla Divina Volontà non appartiene.

“Figlia mia benedetta, mi riverso in te coi miei mari di grazie e starò sempre con te per darti in ogni tuo atto, parola e palpito, il cibo della Divina Volontà.

Ora devi sapere che, come il mio Figlio partì al Cielo, io continuai a stare insieme con gli Apostoli nel cenacolo, aspettando lo Spirito Santo. Tutti stretti a me d’intorno, pregavamo insieme; non facevano nulla senza il mio consiglio. E quando io prendevo la parola per istruirli e dire qualche aneddoto del mio Figlio che loro non conoscevano, erano attenti ad ascoltarmi, e restavano stupiti nel sentire i tanti insegnamenti che mi dava, che dovevano servire per loro, perché mio Figlio poco o nulla parlò di Sé stesso con gli apostoli, riserbando a me il compito di far loro conoscere quanto li aveva amati e le particolarità che solo la sua Mamma conosceva.

Sicché, io ero in mezzo ai miei Apostoli più che il sole del giorno; e fui l’ancora, il timone, la barca dove trovarono il rifugio. Perciò posso dire che partorii la Chiesa nascente sulle mie ginocchia materne e le mie braccia furono la barca nella quale la guidai a porto sicuro e la guido tuttora.

Onde, giunse il tempo che scese lo Spirito Santo promesso dal Figlio mio nel cenacolo. Che trasformazione! Come furono investiti, acquistarono nuova scienza, fortezza invincibile, amore ardente; una nuova vita scorreva in essi, la quale li rendeva impavidi e coraggiosi, in modo che si divisero in tutto il mondo per far conoscere la Redenzione e mettervi la vita per il loro Maestro.

Io continuo ancora il mio magistero nella Chiesa: non vi è cosa che da me non discenda. In questi tempi, voglio mostrare un amore più speciale col far conoscere come tutta la mia vita fu formata nel Regno della Divina Volontà. Perciò ti chiamo sulle mie ginocchia: vieni a vivere in questo Regno sì santo! Consegnami la tua volontà, ed io farò scendere lo Spirito Santo nell’anima tua, affinché bruci ciò che è umano e col suo soffio refrigerante imperi sopra di te e ti confermi nella Divina Volontà”.

Spirito Santo, Amore Immacolato del Padre e del Figlio, Tu, che per un preciso Volere, hai nella Madre incarnato, vieni nel nostro cuore e riempici del Tuo Divino Amore. Tu, sei Amore sostanziale, poiché sei Essenza Reale che ci conduce ad amare.

Tu, hai in Te i tempi ed i modi di Dio: mostrali anche a noi e conducici a divenire come Voi. Un unico Amore ed un unico Volere Vi rendono Persone Une e Trinitarie e la Vostra Essenza ci disvelano. Prorompi, Spirito Santo Amore, prorompi dagli alti spazi e vieni a prendere sede nel  nostro cuore. Manifesta a noi, ognora, la Verità, e rendici aperti a quanto, via via, ci disvelerai. Spirito Santo Amore, Uno ed Onnipotente Signore, donaci lo Spirito del Padre e confermaci nell’Amore  del Figlio. Tu che sei Unità indissolubile di Trinitaria ed eccelsa Meraviglia Regale, vieni qui sulla terra e riuniscici in uno stesso Spirito.

Amore immolato, Amore donato, divieni in noi Amore donante per ognuno dei figli tuoi. Non Ti domandiamo più i sette doni, ma agogniamo in noi la tua presenza.

Fonte sigillata di puro Amore, vieni ed apri le dighe del nostro cuore, perché Tu possa da esso eternamente scaturire. Spirito Santo Amore, donaci la tua stessa luce, la tua stessa pace ed il tuo stesso vigore. Amen!

Padre Santissimo, come a novella Pentecoste, rinnova il Dono dello Spirito Santo, affinché, per il tuo Figlio Gesù e per la Madre sua SS., Madre della Chiesa, la Luce del Voler Divino sia vita nella Chiesa Santa, nel Santo Padre il Papa, nei Vescovi, nei Sacerdoti ed in tutti coloro che ne condividono le responsabilità. Dona, Santissima Trinità, il Pane della Divina Volontà all’intera umanità.

Pater, 10 Ave, Gloria


QUARTO MISTERO della GLORIA 

L'Assunzione di Maria SS. al Cielo 

Gesù mio, entro nella tua Volontà dove trovo tutto in atto e Ti accompagno mentre accogli fra le tue braccia la tua dolce Madre per portarla con Te in Cielo.

“La festa dell’Assunta, è la festa più bella, più sublime, più grande, in cui restiamo più glorificaTi, amaTi ed onoraTi. Cielo e terra sono investiti di una gioia insolita mai provata; gli Angeli e i Santi si sentono investiti di nuove gioie e nuove felicità ed inneggiano con nuovi cantici alla Sovrana Regina che impera su tutti e dà gioia a tutti. La festa dell’Assunta è la festa delle feste, è l’unica e nuova che non si è ripetuta mai più. Veniva festeggiata per la prima volta la Divina Volontà operante nella Sovrana Regina e Signora”.

Lei mi racconta:

“Voglio parlarti della mia partita dalla terra al Cielo, il giorno in cui finii di compiere la Divina Volontà sulla terra. Perché non ci fu in me né un respiro, né un palpito, né un passo in cui il FIAT Divino non avesse il suo atto completo e questo mi abbelliva, mi arricchiva, mi santificava tanto, che gli stessi Angeli ne restavano rapiti.

Tu devi sapere che incominciai a sentire in me un tale martirio d’amore, unito con ansie ardenti di raggiungere il mio Figlio al Cielo, da sentirmi consumare, fino a sentirmi inferma d’amore ed avevo dei forti deliri e deliqui tutti d’amore. Perché io non conobbi mai malattia né qualunque indisposizione leggera; alla mia natura concepita senza peccato e vissuta tutta di Volontà Divina mancava il germe dei mali naturali. Se le pene mi corteggiarono tanto, furono tutte di ordine soprannaturale e queste pene furono per la tua Mamma Celeste trionfi ed onori e mi davano il campo per fare che la mia maternità non fosse sterile, ma conquistatrice di molti figli. Vedi, dunque, che significa vivere di Volontà Divina? Sperdere il germe dei mali naturali che producono non onori e trionfi, ma debolezze, miserie e sconfitte.

Ascoltami. Io ero già inferma d’amore. Il FIAT Divino, per consolare gli Apostoli e me pure, permise quasi in modo prodigioso che tutti gli Apostoli, eccetto uno, mi facessero corona nell’atto che stavo per partire al Cielo; tutti sentivano lo schianto nel cuore ed io li consolai. Il mio caro Figlio non faceva altro che andare e venire dal Cielo: non poteva più stare senza la sua Mamma; e dando io l’ultimo anelito di puro amore nell’interminabilità del Volere Divino, mio Figlio mi ricevette fra le sue braccia e mi condusse al Cielo, in mezzo alle schiere angeliche che inneggiavano alla loro Regina. Posso dire che il Cielo si svuotò per venirmi incontro; tutti mi festeggiavano e, nel mirarmi, restavano rapiti ed in coro dicevano: ‘Chi è Costei, che viene dall’esilio, tutta appoggiata al suo Signore? Tutta bella, tutta santa, con lo scettro di Regina? Ed è tanta la sua grandezza che i Cieli si sono abbassati per riceverla. Nessun’altra creatura è entrata in queste Regioni Celesti così ornata e speciosa, così potente che ha supremazia su tutto!‘

Ero l’unica creatura che entrava in Cielo, che avesse formato il Regno della Divina Volontà nell’anima sua”.

E tu, Gesù, vuoi dare maggiori chiarimenti sul significato di questo glorioso ingresso nella Patria Celeste della Mamma tua:

“Il vero nome di questa festa dovrebbe essere: Festa della Divina Volontà, perché la vera causa di questa festa è la Volontà Eterna operante e compiuta nella mia Mamma Celeste, che operò in Lei tali prodigi da stupire Cieli e terra, da incatenare l’Eterno con vincoli indissolubili d’amore e da rapire il Verbo fin nel suo seno; e gli stessi Angeli, rapiti, ripetevano tra di loro: ‘Donde tanta gloria, tanto onore, tanta grandezza e prodigi mai visti, in questa eccelsa Creatura? Eppure, è dall’esilio che viene!’ E attoniti riconoscevano la Volontà del loro Creatore come vita e operante in Lei e, tremebondi, dicevano: ‘Santa, Santa, Santa! Onore e gloria alla Volontà del nostro Sovrano Signore! E gloria a Maria e tre volte Santa Colei che ha fatto operare questa Suprema Volontà!’

Sicché, è la mia Volontà, che più di tutto fu ed è festeggiata nel giorno della sua Assunzione in Cielo. Oh, come tutto il Cielo magnificava, benediva, lodava l’Eterna Volontà, quando vedeva entrare nell’Empireo, in mezzo alla Corte Celeste, questa sublime Regina, tutta circonfusa dal Sole Eterno del Volere Supremo! La vedevano tutta tempestata dalla potenza del FIAT Supremo e che non c’era stato in Lei nemmeno un palpito che non avesse impresso in sé questo FIAT e, attoniti, tutti i Celesti Spiriti La guardavano e Le dicevano: ‘Ascendi, ascendi più in alto! E’ giusto che Colei che tanto ha onorato il FIAT Supremo e per mezzo della quale ci troviamo noi nella Patria Celeste, abbia il trono più alto e che sia la nostra Regina!’ Perché, sebbene il Cielo fu aperto da Me e molti Santi stavano già in possesso della Patria Celeste quando la Regina Celeste fu assunta in Cielo, siccome la causa primaria di ciò era proprio Lei, che aveva compiuto in tutto la Suprema Volontà, si aspettò pure Lei, che La aveva tanto onorata e che conteneva il vero prodigio della SS. Volontà, per fare la prima festa al Supremo Volere. Così, il più grande onore che ricevette la mia Mamma fu il vedere glorificata in Lei la Divina Volontà”.

Regina Immacolata, Celeste Madre mia, io vengo sulle Tue ginocchia materne per abbandonarmi, qual tuo caro figlio, fra le tue braccia e per chiederTi, coi sospiri più ardenti, la massima grazia che Tu possa concedermi: Mamma Santa, Tu che sei la Regina del Regno della Divina Volontà, ammettimi a vivere in Esso come figlio tuo e fa’ sì che questo Regno non sia più d’ora innanzi deserto, ma molto popolato di figli tuoi.

Sovrana Regina, a Te mi affido, affinché Tu guidi i miei passi in questo Santo Regno: tenendomi avvinto alla tua mano materna, fa’ che tutto l’essere mio viva vita perenne nella Divina Volontà. Tu mi farai da Mamma ed io Ti consegnerò la mia volontà affinché Tu me la scambi con Quella Divina. Illumina perciò Ti prego la mia mente ed assistimi, perché io possa ben comprendere che cosa sia e che cosa significhi la Santa Volontà di Dio.

Mamma Regina, pronunzia in me il tuo FIAT, onde viva in me la Volontà Divina.

Pater, 10 Ave, Gloria


QUINTO MISTERO della GLORIA 

Maria SS. incoronata Regina del Cielo e della terra

Con Te, Gesù, gioisco per le meraviglie operate dal tuo FIAT Divino nell’umile tua Mamma, Sovrana e potente Regina del Cielo.

“Questa Creatura, Regina di tutti, col far sempre e in tutto la Volontà dell’Eterno - anzi, si può dire che la sua vita fu sola Volontà Divina! - aprì il Cielo, si vincolò con l’Eterno e fece ritornare nel Cielo le feste con la creatura; ogni atto che compiva nella Volontà Suprema era una festa che iniziava nel Cielo, erano soli che formava per ornamento di questa festa, erano musiche che spediva per allietare la Celeste Gerusalemme”.

Mio Gesù, nella tua Divina Volontà, prendo e faccio miei i tuoi sentimenti, per scoprire in ogni tua parola l’infinito tuo amore verso la Madre divina. Mettendo le mie orecchie nelle tue e con la tua stessa attenzione fatta mia, ascolto i tuoi divini insegnamenti per trarne profitto per l’anima mia:

“Le meraviglie sono incantevoli in ogni più piccolo atto della Sovrana Regina e Signora, anche nel suo respiro, nel suo moto; si vedono tante Nostre Vite Divine che scorrono come tanti re negli atti suoi, che, più che fulgidi soli, La inondano, La circondano, L’abbelliscono e La rendono così bella che forma l’incanto delle Regioni Celesti. Ti par poco che ogni suo respiro, moto, opera e pena erano riempiti di tante nostre Vite Divine? E’ proprio questo il gran prodigio dell’operato della mia Volontà nella creatura: formare tante nostre Vite Divine per quante volte ha avuto l’entrata nel moto, negli atti della creatura; e siccome il mio FIAT possiede la virtù bilocatrice e ripetitrice e ripete sempre senza mai cessare quello che fa, quindi la Gran Signora sente in Sé moltiplicare queste Vite Divine, le quali non fanno altro che stendere maggiormente i suoi mari d’amore, di bellezza, di potenza, di Sapienza infinita. Tu devi sapere che sono tali e tante le Vite Divine che possiede che, come entrò in Cielo, popolò tutta la Regione Celeste che, non potendole contenere, riempirono la Creazione tutta. Sicché, non vi è punto in cui non scorrono i suoi mari d'amore, di potenza e tante nostre Vite di cui ne è la posseditrice e Regina. Possiamo dire che Ci domina e La dominiamo e rivestendosi della nostra immensità, potenza ed amore, popolò tutti i nostri Attributi degli atti suoi e delle tante Nostre Vite Divine che aveva conquistato. Sicché, da dovunque e dappertutto Ci sentiamo amare, glorificare, dentro e fuori di Noi, da dentro le cose create, nei più remoti nascondigli, da questa Celeste Creatura e dalle nostre stesse Vite Divine che il nostro FIAT ha formato in Essa. Oh, Potenza del nostro Volere! Tu sola puoi fare tanti prodigi fino a creare tante nostre Vite in chi Ti fa dominare, per farCi amare e glorificare come meritiamo e vogliamo! Ecco, perciò può dare il suo Dio a tutti perché Lo possiede. Anzi, senza perdere nessuna delle nostre Vite Divine, come vede la creatura disposta a ricevere la nostra Vita, così tiene la virtù di riprodurre da dentro la nostra Vita che possiede, un’altra nostra Vita Divina per darla a chi Ci vuole.

Questa Vergine Regina è un prodigio continuato: ciò che fece in terra, lo continua in Cielo, perché la nostra Volontà, quando opera, tanto nella creatura quanto in Noi, quell’atto non finisce mai, e mentre resta in Essa, si può dare a tutti. Perciò la gloria di questa Regina è insuperabile perché tiene in possesso la nostra Volontà operante che ha la virtù di formare nella creatura atti eterni ed infiniti. Ci ama sempre, né cessa mai di amarCi con le nostre Vite che possiede; Ci ama col nostro Amore, Ci ama dappertutto, dovunque; il suo amore riempie Cieli e terra e corre a scaricarsi nel nostro Seno Divino e Noi L’amiamo tanto che non sappiamo stare senza amarLa. E mentre ama Noi, ama tutti e Ci fa amare da tutti; chi può resistere a non farCi dare ciò che vuole? Poi, è il nostro stesso Volere che chiede ciò che Lei vuole, che coi suoi vincoli eterni Ci lega dappertutto e non possiamo negarle nulla.

Figlia mia, la bellezza della Celeste Regina è inarrivabile, incanta, affascina, conquide; il suo amore è tanto che si porge a tutti, ama tutti e lascia dietro di Sé mari d’amore. Si può chiamare Regina d’amore, vincitrice d’amore, che amò tanto che a furia d’amore vinse il suo Dio.

Tu devi sapere che l’uomo, col fare la sua volontà, spezzò i vincoli col Suo Creatore e con tutte le cose create. Questa Celeste Regina, con la potenza del nostro FIAT che possedeva, vincolò il suo Creatore con le creature, vincolò tutti gli esseri insieme, li unì, li riordinò di nuovo e col suo amore dava la novella vita alle umane generazioni. Fu tanto il suo amore, che coprì e nascose nel suo amore le debolezze, i mali, i peccati e le stesse creature nei suoi mari d’amore. Oh! Se questa Vergine Santa non possedesse tanto amore, Ci riuscirebbe difficile guardare la terra; ma il suo amore, non solo Ce la fa guardare, ma vogliamo dare la nostra Volontà regnante in mezzo a loro perché Lei così vuole: vuole dare ai suoi figli ciò che possiede ed a via d’amore vincerà Noi e i figli suoi.

Fu la sola mia Volontà quello che fece ascendere tanto in alto la mia Madre SS. che la distinse fra tutti; tutto il resto sarebbe stato come nulla, se non avesse posseduto il prodigio del Mio Volere. Fu la mia Volontà quello che Le diede la Fecondità Divina e La fece Madre del Verbo. Fu la mia Volontà quello che Le fece vedere ed abbracciare tutte le creature insieme, facendoLa Madre di tutti ed amando tutti con un amore di Maternità Divina e, facendoLa Regina di tutti, La faceva imperare e dominare; onde, in quel giorno (dell’Assunta) la mia Volontà ricevette i primi onori, la gloria ed il frutto abbondante del suo lavoro nella Creazione e, incominciò la festa che mai interrompe, per la glorificazione del suo operato nella mia diletta Madre”.

Mio dolce Gesù, voglio attestarti il mio amore, la mia gratitudine e tutto ciò che la creatura è in dovere di fare, per avere creata la Nostra Regina Mamma Immacolata, la più bella, la più Santa, un portento di grazia, arricchendola di tutti i doni e facendola anche nostra Madre. E questo lo faccio a nome delle creature passate, presenti e future; voglio prendere al volo ciascun atto di creatura, parola, pensiero, palpito, passo ed in ciascuno di essi dirTi: “Ti amo, Ti benedico, Ti adoro per tutto ciò che hai fatto alla tua e mia Celeste Mamma”.

MAMMA REGINA, deh, fammi vivere e morire nel FIAT della Divina Volontà!

Irrevocabilmente rinuncio a me, mi riconsacro a Te, mi getto in Te!

Immergimi nei tuoi mari di amore, di dolore e di virtù che per noi hai meritati.

Rinnovami, concepiscimi e nutrimi. Fa’ di me il tuo Gesù.

Sempre a Te unito all’infinito nel filo del FIAT Divino, avvolgo e investo tutto il creato ed uniformo tutti gli atti di tutte le creature che sono, che furono e che saranno; immergili prima nei tuoi mari e nei meriti e nel Sangue di Gesù, trasformandoli così in atti di amore, di generazione della Divina Volontà, per quante Vite Divine la SS. Trinità desidera e merita.

E nel filo della Divina Volontà che mi unisce a Te con il tuo Gesù, unisco pure questi atti tutti in un unico, indissolubile filo divino. Tessi con le tue mani materne la tunica a Gesù, chiudendo e sigillando in essa tutte le anime, nessuna esclusa. Tu stessa chiudi le porte dell’inferno! Che la Giustizia sia appagata! Che la Misericordia trionfi! Che venga, venga il tuo trionfo col Regno della Divina Volontà e del Divino Amore!

Lo Spirito Santo purifichi, infiammi e santifichi ogni cuore!

Gesù, Maria, avvalorate e fate vostra ogni cosa mia!

Mamma Regina, chiudimi col mondo intero nel FIAT della Volontà Divina!

Mamma Celeste, Sovrana Regina, chiudi la mia volontà nel Cuor tuo e lascia il Sole della Divina Volontà nell’anima mia.

Pater, 10 Ave, Gloria, Salve Regina


Litanie alla Divina Volontà

Padre, nella Tua Volontà

illuminaci

Figlio, nella Tua Volontà

trasformaci

Spirito Santo, nella Tua Volontà

santificaci

DIVINA VOLONTA’, faro luminoso del Padre

Venga il Tuo Regno

Divina Volontà, faro redentivo del Figlio

Venga il Tuo Regno

Divina Volontà, faro santificante dello Spirito Santo

Venga il Tuo Regno

FIAT creante, sostegno della Creazione

Venga il Tuo Regno

FIAT redimente in Gesù nostra salvezza

Venga il Tuo Regno

FIAT santificante che ci modelli nella Santità della Trinità

Venga il Tuo Regno

FIAT Supremo, che trasformi l’umano in Divino

Venga il Tuo Regno

FIAT conquistante, che rapisci le umane volontà

Venga il Tuo Regno

FIAT Divino, che riallacci la Divinità con l’umanità

Venga il Tuo Regno

DIVINA VOLONTA’, trasformatrice dei Cuori

Venga il Tuo Regno

Divina Volontà, depositaria della Divina Volontà nelle anime

Venga il Tuo Regno

Divina Volontà, forza invincibile

Venga il Tuo Regno

Divina Volontà, Luce dell’umanità

Venga il Tuo Regno

Divina Volontà, parte operante nella Trinità

Venga il Tuo Regno

Divina Volontà, stella che riflette la Divinità

Venga il Tuo Regno

FIAT Divino, ordine della creazione

Venga il Tuo Regno

FIAT regnante nelle anime pacifiche

Venga il Tuo Regno

FIAT redentivo con la discesa del Verbo

Venga il Tuo Regno

FIAT trionfante nella Vergine Maria

Venga il Tuo Regno

FIAT parlante in tutta la Creazione

Venga il Tuo Regno

FIAT operante nel silenzio dei cuori

Venga il Tuo Regno

Divina Volontà, stella della Divinità

Venga il Tuo Regno

Divina Volontà, modello dell’Essere Supremo

Venga il Tuo Regno

Divina Volontà, dispensatrice degli attributi divini

Venga il Tuo Regno

Divina Volontà, eco divino di tutta la Creazione

Venga il Tuo Regno

Divina Volontà, Tabernacolo di Maria SS.

Venga il Tuo Regno

Divina Volontà, specchio della Santità Divina

Venga il Tuo Regno

SS. TRINITA’, fonte di unità

Venga il Tuo Regno

SS. TRINITA’, essenza di santità

Venga il Tuo Regno

SS. TRINITA’, unione perfetta di Volontà

Venga il Tuo Regno

Prega per noi Regina del Divin Volere:

affinché la Divina Volontà regni sulla terra come in Cielo.

 “Nel mio Volere c’è la forza creatrice: da un solo Fiat uscirono miliardi e miliardi di stelle; dal ‘Fiat mihi’ della mia Mamma, da cui la Redenzione ebbe origine, escono miliardi e miliardi di atti di grazia che si comunicano alle anime; Anche il terzo Fiat deve correre insieme con gli altri due Fiat, deve moltiplicarsi all'infinito ed in ogni istante deve dare tanti atti per quanti atti di grazia si sprigionano dal mio Seno. I tuoi atti riempiranno Cielo e terra, si moltiplicheranno con gli atti della Creazione e Redenzione e se ne farà uno solo”.

 


Consacrazione della volontà umana alla Regina del Cielo

MAMMA dolcissima, eccomi prostrato dinanzi ai piedi del tuo trono per offrirti il mio immenso amore! Qual figlio tuo voglio intrecciare come in un serto profumato tutte le preghiere, le giaculatorie, le promesse che tante volte Ti feci, di non compiere mai più la mia volontà.

MAMMA, io depongo questa bella corona nel tuo grembo come attestato di amore e di ringraziamento: accettala, Ti prego e prendila fra le tue mani per dimostrarmi che gradisci il mio dono. Col tocco delle tue dita materne converti in altrettanti Soli i piccoli atti che cercai di fare nella Volontà di Dio.

O sì, MADRE Regina, il tuo caro figlio vuol offrirti oggi gli omaggi di luce e di Soli fulgidissimi. So bene che Tu ne possiedi già tanti, tuttavia non sono quelli del figlio tuo; io, perciò, voglio darti i miei, per dirTi che Ti amo e che m’impegno di amarTi sempre più.

MAMMA Santa, Tu mi sorridi: deh, con la tua consueta bontà accetta il mio dono ed io Te ne sarò tanto riconoscente!

Quante cose vorrei dirTi! MAMMA, ascolta: Io rinchiudo nel tuo Cuore materno le mie pene, i miei timori, le mie debolezze e tutto l’essere mio, come in luogo di rifugio, mentre Ti consacro senza riserva la mia volontà. Deh, o MADRE mia, accettala, fanne un trionfo della grazia, trasformala in un campo dove la Divina Volontà possa estendere il suo Regno! Questa volontà a Te consacrata ci renderà inseparabili e ci terrà in continui rapporti; le porte del Cielo non si chiuderanno più per me, perché avendoTi affidata la mia volontà, Tu verrai a stare con il tuo figlio in terra e il tuo figlio andrà a vivere con la sua MAMMA in Cielo. Oh, come sarò felice allora!

Senti, MAMMA carissima: per rendere più solenne questa consacrazione io chiamo qui presenti la Trinità Sacrosanta, gli Angeli ed i Santi e dinanzi a tutti protesto con giuramento di fare per sempre solenne rinunzia della mia volontà.

Ed ora, Sovrana REGINA, Ti chiedo come compimento per me e per tutti la tua Santa Benedizione. Scenda essa come celeste rugiada sui peccatori e li converta, sopra gli afflitti e li consoli, sopra il mondo intero e lo trasformi nel bene, sulle anime purganti e smorzi loro il fuoco che le brucia. La tua benedizione materna sia pegno di eterna salvezza a tutte le anime.

Così sia.

Benedizione

Sovrana Regina, stando nella Divina Volontà, Ti chiedo per me e per tutti la tua Santa Benedizione.

Scenda essa come celeste rugiada sui peccatori e li converta, sopra gli afflitti e li consoli, sopra il mondo intero e lo trasformi nel bene, sulle anime purganti e smorzi loro il fuoco che le brucia. La tua Benedizione materna sia pegno di eterna salvezza a tutte le anime!

Nella Divina Volontà Maria SS. ci benedica, ci preservi da ogni male e pronunci in noi il suo Fiat!

Gesù, sperdi la mia volontà nella Tua e dammi la Tua per vivere.