QUARTO MISTERO della LUCE 

La Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor


Mentre Ti contemplo, Gesù, Sole Divino, nella tua trasfigurazione sul Tabor, Ti chiedo di trasfondere tutte le volontà umane nei raggi fulgidissimi della tua Volontà Divina.

Con le conoscenze e le verità sul vivere nella Divina Volontà, Gesù manifesta la sua Divinità: manifesta come la sua Divina Volontà operava con la sua umana volontà; manifesta la vita interiore del Verbo Incarnato; si trasfigura davanti all’anima per renderla partecipe della sua stessa Divinità, per trasformarla e trasfigurarla in Sé. E l’anima che vive nella Divina Volontà non ha timore, ma proclama ed effonde la Divinità di Cristo in ogni suo piccolo atto; il suo stesso essere è la tenda che ella prepara come dimora permanente per Gesù e per tutta la Corte Celeste.

Gesù, moltiplico i miei ‘Ti amo e Ti adoro’ nel tuo Volere per ascoltare con lo stesso Amore trinitario i segreti del tuo agire divino:

"E’ mio solito fare prima le cose minori, come preparativo alle cose maggiori, e queste come corona delle cose minori. Quest’ordine lo tenni pure nella Redenzione: la mia nascita fu senza strepito; la mia infanzia, senza splendore di cose grandi innanzi agli uomini; la mia Vita di Nazareth fu tanto nascosta che vissi come ignorato da tutti; nella Vita pubblica ci fu qualche cosa di grande, ma pure, chi conobbe la mia Divinità? Passavo in mezzo alle turbe come un altro uomo"

Ma questi, Gesù, sono i tempi in cui manifesti i finora nascosti splendori dell’operato della Volontà Divina nella tua SS. Umanità:

"Il mio Amore vuole sfogo e vuol far conoscere gli eccessi che operava la mia Divinità nella mia Umanità a pro delle creature, che superano di gran lungo gli eccessi che operava esternamente la mia Umanità. Ecco pure perché ti parlo spesso del vivere nel mio Volere, che finora non ho manifesto a nessuno; al più hanno conosciuto l’ombra della mia Volontà, la grazia, la dolcezza che il farla Essa contiene, ma penetrarvi dentro, abbracciare l’immensità, moltiplicarsi con Me e penetrare ovunque, anche stando in terra, e in Cielo e nei cuori, deporre i modi umani ed agire coi modi divini, questo non è conosciuto ancora, tanto che a non pochi comparirà strano e chi non tiene aperta la mente alla luce della verità non ne comprenderà un’acca; ma Io a poco a poco Mi farò strada manifestando ora una verità, ora un’altra di questo vivere nel mio Volere, che finiranno col comprenderlo.

Ora, il primo anello che congiunse il vero vivere nel mio Volere fu la mia Umanità. La mia Umanità immedesimata con la mia Divinità nuotava nel Voler Eterno ed andava rintracciando tutti gli atti delle creature per farli suoi e dare al Padre da parte delle creature una gloria divina, e portare a tutti gli atti delle creature il valore, l’amore, il bacio del Voler Eterno. In questo ambiente del Voler Eterno Io vedevo tutti gli atti delle creature possibili a farsi e non fatti, gli stessi atti buoni malamente fatti, ed Io facevo i non fatti e rifacevo i malamente fatti. Ora, questi atti non fatti e fatti solo da Me stanno tutti sospesi nel mio Volere, ed aspetto le creature che vengano a vivere nel mio Volere e che ripetano nella mia Volontà ciò che feci Io.

Dovevo prima far conoscere ciò che fece e soffrì la mia Umanità al di fuori, per poter disporre le anime a conoscere ciò che fece la mia Divinità al di dentro; la creatura è incapace di comprendere tutto insieme il mio operato, perciò vado a poco a poco manifestandomi. Poi avrò stuolo di anime, che vivendo nel mio Volere rifaranno tutti gli atti delle creature, ed avrò la gloria di tanti atti sospesi fatti solo da Me, anche dalle creature e, queste, di tutte le classi: Vergini, sacerdoti, secolari, a seconda del loro ufficio non più umanamente opereranno, ma penetrando nel mio Volere, i loro atti si moltiplicheranno per tutti in modo tutto divino, ed avrò la gloria divina da parte delle creature di tanti Sacramenti ricevuti ed amministrati in modo umano, altri profanati, altri infangati dall’interesse, di tante opere buone in cui resto più disonorato che onorato. Lo sospiro tanto questo tempo! e tu prega e sospiralo insieme con Me".

Oh, mio Sole, mio bello! Voglio proprio entrare nel centro, affinché resti tutta inabissata in questa luce purissima. Fate, o Sol Divino, che questa luce mi preceda innanzi, mi segua d’appresso, mi circondi da per ogni dove, s’intrometta in ogni intimo nascondiglio del mio interno, acciocché consumato il mio essere terreno, lo trasformate tutto nel vostro Essere Divino.

Oh, mio tutto e bello Gesù! Se per pochi momenti che Vi manifestate in questa vita comunicate tanta pace, in modo che si possono soffrire i più dolorosi martiri, le pene più umilianti con la più perfetta tranquillità - mi sembra un misto di pace e di dolore - che sarà in Paradiso? Oh, quanto sei bello, tutto bello, o mio dolce Gesù!

Ancora una volta, Vita mia, Gesù, mi fondo tutta nella tua SS. Umanità e Divinità, parte per parte, perché  la Divina Volontà sta nel centro della tua Umanità e chi vive in Essa vive in questo centro e da esso effonde luce dovunque e a tutti. Fondo quindi, Gesù, la mia intelligenza nella tua Intelligenza, la mia memoria nella tua Memoria, la mia volontà nella Divina Volontà. Fondo il mio sguardo nel tuo sguardo, Gesù, il mio olfatto nel tuo, la mia voce nella tua voce, il mio udito nel tuo. Fondo le mie mani e le mie opere nelle tue mani e nelle tue opere; il mio palpito e respiro nel tuo palpito e respiro e la circolazione del mio sangue nella circolazione del tuo Sangue, o mio amato Gesù.

Pater, 10 Ave, Gloria

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