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“Il pensare a sé stesso non è mai virtù, ma sempre vizio, fosse pure sotto aspetto di bene”.

Continuando il mio solito stato, il mio benedetto Gesù mi ha detto:

“Figlia mia, se l’anima fa tutto per me imita quelle piccole farfalle che girano e rigirano intorno ad una fiamma e rimangono estinte in quella stessa fiamma. Così l’anima, a seconda il profumo delle sue azioni, dei suoi movimenti e desideri [che] offre a me, così essa mi gira d’intorno, or agli occhi, or al volto, or alle mani, or al cuore; a seconda le diverse offerte che mi va facendo, e col suo continuo girare intorno a me, rimane tutta estinta nella fiamma del mio amore, senza toccare le fiamme del purgatorio”.

Poi è scomparso, ed essendo ritornato ha soggiunto:

“Il pensare a sé stesso è lo stesso che uscire da Dio e ritornare a vivere in sé stesso. Poi il pensare a sé stesso non è mai virtù, ma sempre vizio, fosse pure sotto aspetto di bene.

(Libro di Cielo 6° Volume - 23 agosto 1905)