Dopo aver passato vari giorni di totale privazione del mio dolcissimo Gesù, andavo ripetendo il mio doloroso ritornello: “Tutto per me è finito; ahi, non lo vedrò più! Non più ascolterò la sua voce che tanto mi dilettava! Ahi, sono abbandonata da chi formava tutto il mio contento ed era il tutto per me! Che martirio prolungato! Che vita senza vita, senza di Gesù!”.
Ma mentre il mio cuore era affogato di pene, il mio dolce Gesù è uscito da dentro il mio interno, e prendendomi in braccio, ha gettato le mie braccia al suo collo, abbandonando io il mio capo sul suo petto, in atto che esprimeva che io non ne potevo più. E Gesù, stringendomi forte a sé, poggiava le sue ginocchia sul mio petto, premendolo forte forte, e mi ha detto:
“Figlia mia, tu devi morire continuamente”.
E mentre ciò diceva, mi partecipava varie pene. E poi, prendendo un aspetto più affabile, ha soggiunto: “Figlia mia, di che temi, se c’è in te la potenza della mia Volontà? Ed è tanto vero che c’è questo mio Volere in te, che in un istante ti ha trasformata nelle mie pene, e tu con amore ti sei prestata a riceverle. E come tu penavi, hai steso le braccia per abbracciare la mia Volontà; e mentre tu l’abbracciavi, tutto quanto vive nel mio Volere, cioè gli angeli, i santi, la mia Mamma celeste, la stessa Divinità, hanno sentito la strettezza del tuo abbraccio, e tutti son corsi verso di te per riabbracciarti, ed in coro hanno detto: ‘Come è gradito e caro l’abbraccio della nostra piccola esiliata, che vive sulla terra per compiere la sola Volontà di Dio, come la compiamo noi nel cielo! Lei è la nostra gioia, è la nuova e sola festa che ci viene dalla terra’.
Oh, se tu sapessi che significa vivere un’anima[1] nella mia Volontà! Non c’è divisione tra lei ed il cielo. Dove c’è la mia Volontà, essa si trova. I suoi atti, le sue pene, le sue parole, sono in atto ed operanti in qualunque luogo si trovi la mia Volontà. E siccome la mia Volontà si trova dappertutto, l’anima si mette nell’ordine della creazione, e con l’elettricità del supremo Volere sta in comunicazione con tutte le cose create. E come le cose create stanno in ordine ed armonia tra loro‑l’una è il sostegno dell’altra, neppure una può spostarsi, e mai sia si spostasse una sola cosa da me creata, la creazione si sconvolgerebbe tutta: c’è un segreto accordo tra loro, una forza misteriosa, che mentre vivono tutti gli altri astri nello spazio, sospesi in aria, senza appoggio alcuno, con la forza della comunicazione che hanno tra loro, una [cosa] sostiene l’altra‑così, chi fa la mia Volontà è in comunicazione con tutti, è sostenuta da tutte le opere del suo Creatore; perciò tutti la riconoscono, l’amano e le prestano l’elettricità, il segreto di vivere insieme con loro, sospesa tra il cielo e la terra, tutta sostenuta dalla sola forza del Divino supremo Volere”.
[1] che un’anima viva