17° Volume - Luglio 1, 1924 (4)
La preghiera nella Divina Volontà, allargandosi su tutti, si mette a difesa delle creature e con la sua potenza impedisce che la divina giustizia si avvicini alla creatura per colpirla.
Mi sentivo molto oppressa per la privazione del mio adorabile Gesù. Oh, come mi sanguina il cuore e mi sento sottoposta a subire morti continue! Mi sentivo che non ne potevo più senza di lui, e che più duro non poteva essere il mio martirio. E mentre cercavo di seguire il mio Gesù nei diversi misteri della sua passione, sono giunta ad accompagnarlo al mistero della sua dolorosa flagellazione. In questo mentre si è mosso nel mio interno, riempiendomi tutta dalla sua adorabile Persona.
Io, nel vederlo, gli volevo dire il duro mio stato, e Gesù imponendomi silenzio mi ha detto: “Figlia mia, preghiamo insieme; ci sono certi tristi tempi in cui la mia giustizia, non potendo contenersi per i mali delle creature, vorrebbe allagare la terra di nuovi flagelli, e perciò è necessaria la preghiera nella mia Volontà, che, allargandosi su tutti, si mette a difesa delle creature e con la sua potenza impedisce che la mia giustizia si avvicini alla creatura per colpirla”.
Come era bello e commovente il sentire pregare Gesù! E siccome lo stavo accompagnando nel doloroso mistero della flagellazione, si faceva vedere diluviante sangue, e sentivo che diceva: “Padre mio, ti offro questo mio sangue; deh, fa che questo copra tutte le intelligenze delle creature e renda vani tutti i loro mali pensamenti, attutisca il fuoco delle loro passioni e faccia risorgere intelligenze sante. Questo sangue copra i loro occhi e faccia velo alla loro vista, affinché per gli occhi non entri in loro il gusto dei piaceri cattivi e non s’insozzino del fango della terra. Copra e riempia la bocca questo mio sangue e renda morte le loro labbra alle bestemmie, alle imprecazioni, a tutte le loro parole cattive. Padre mio, questo mio sangue copra le loro mani, e metta terrore all’uomo di tante azioni nefande. Questo sangue circoli nella nostra Volontà eterna per coprire tutti, per difendere tutti, e per essere arma difensora a pro delle creature presso i diritti della nostra giustizia…”.
Ma chi può dire il modo come Gesù pregava, e tutto ciò che diceva? Onde, dopo ha fatto silenzio, e mi sentivo nel mio interno come che Gesù prendesse nelle sue mani la piccola e povera anima mia, la stringeva, la ritoccava, la guardava, ed io gli ho detto: “Amor mio, che fai? C’è qualche cosa in me che ti dispiace?”.
E lui: “Sto operando, ed allargando l’anima tua nella mia Volontà; e poi, non debbo dare conto a te di quello che faccio, perché essendoti tu donata tutta a me hai perduto i tuoi diritti, i quali diritti sono già miei. Sai qual è il solo tuo diritto? È che la mia Volontà sia tua e ti somministri tutto ciò che può renderti felice nel tempo e nell’eternità”.