Novembre 27, 1913 (67)
Il mio sempre amabile Gesù continua a parlare della sua Santissima Volontà:
“Figlia mia, quanti atti completi di mia Volontà compisce la creatura, tante parti di me prende in sé; e quanto più prende della mia Volontà, tanta più luce acquista e dentro di sé forma il sole; e siccome questo sole si è formato dalla luce che prende della mia Volontà, i raggi di questo sole sono concatenati dai raggi del mio sole di-vino, sicché uno [si] riverbera nell’altro, uno saetta l’altro ed a vicenda si frecciano; e mentre ciò fanno, il sole che la mia Volontà ha formato nell’anima si va sempre più ingrandendo”.
Ed io: “Gesù, sempre qui stiamo, nella tua Volontà; pare che non hai altro da dire”.
E Gesù: “La mia Volontà è il punto più alto che può esistere in Cielo e in terra, e quando l’anima vi è giunta ha soggiogato tutto ed ha fatto tutto, e non le resta altro che dimorare sopra di queste altezze, godersele e comprendere sempre più questa mia Volontà, non ancora bene compresa né in Cielo né in terra. Hai tempo a starci, perché pochissimo hai compreso e molto ti resta da comprendere. La mia Volontà è tanta, che chi la fa può dirsi dio della terra; e come la mia Volontà forma la beatitudine del Cielo, così questi dei che fanno la mia Volontà formano la beatitudine della terra e di chi sta loro vicino, e non c’è bene che sulla terra esista, che non si deva attribuire a questi dei della mia Volontà, o come causa diretta o indiretta, ma tutto a loro si deve. Come in Cielo non c’è felicità che da me non esca, così in terra non c’è bene che esista che non venga da loro”.
fonte audio: yahoo/group/ladivinavolonta