Ottobre 14, 1912 (38)
Trovandomi nel mio solito stato, mi lamentavo con Gesù benedetto del mio povero stato e dicevo: “Che mi giova che per il passato mi hai fatto tante grazie, sei giunto fino a crocifiggermi con te, se ora tutto è finito?”
E Gesù: “Figlia mia, che dici? Come, nulla ti giova, tutto è finito? Falso, t’inganni; niente è finito e tutto ti giova. Tu devi sapere che tutto ciò che faccio all’anima è suggellato col suggello dell’eterno, e non c’è potenza che possa togliere all’anima l’operato della mia grazia. Sicché tutto ciò che ho fatto all’anima tua, tutto esiste e tengono vita in te, e ti danno alimento continuo; sicché se ti ho crocifisso, la crocifissione esiste ed esiste quante volte ti ho crocifisso. Io molte volte mi diletto di operare nelle anime e di mettere a deposito, e poi rinnovo di nuovo il mio operato senza togliere ciò che ho fatto prima. Quindi come puoi dire che nulla ti giova e tutto è finito? Ah, figlia mia, i tempi sono tanto tristi che la mia giustizia giunge a rigettare le anime che prendono i fulmini su di loro e impediscono ad essi di cadere sul mondo; queste sono le più care vittime del mio cuore, ed il mondo mi costringe a tenerle quasi inoperose, ma non è inoperosità la loro, perché stando nella mia Volontà, mentre pare che fanno nulla fanno tutto, anzi abbracciano l’immenso, l’eterno; solo che il mondo per la sua cattiveria non ne gode tutti gli effetti”.
fonte audio: www.divinavoluntas.it
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