Giugno 2, 1912 (22)
Continuando il mio solito stato, mi lamentavo con Gesù delle sue privazioni, e Gesù mi ha detto:
“Figlia mia, quando nell’anima non c’è nulla di estraneo a me o che non mi appartiene, non ci può essere separazione tra me e l’anima; anzi ti dico che se non c’è nessun pensiero, affetto, desiderio, palpito che non sia mio, io ci tengo l’anima con me in Cielo oppure mi rimango con lei in terra. Solo quello[1] mi può dividere dall’anima: se ci sono cose a me estranee; e se questo non avverti in te, perché temi che io mi possa separare da te?”
[1] questo
fonte audio: www.divinavoluntas.it
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