Maggio 25, 1912 (20)
Questa mattina il mio sempre amabile Gesù, vedendomi molto oppressa, mi ha fatto succhiare al suo cuore e poi mi ha detto:
“Figlia mia, se un oggetto è duro, se si vuol fare un buco o dargli un’altra forma, si guasta o resta frantumato, invece se è morbido o fosse di molle pasta, si può fare il buco, si può dare la forma che si vuole senza timore che si potesse frangere, e se si volesse dare la forma primaria, senza nessuna difficoltà l’oggetto si presterebbe a tutto. Tale è l’anima nella mia Volontà: è un oggetto morbido ed io ne faccio quello che voglio, ora la ferisco, or l’abbellisco, ora l’ingrandisco, in un istante la rifaccio di nuovo e l’anima mi si presta a tutto, non si oppone a nulla, ed io la porto sempre nelle mie mani e mi diletto di lei continuamente”.
fonte audio: www.divinavoluntas.it
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