Luglio 20, 1901 (74)
Trovandomi nel solito mio stato, il mio adorabile Gesù non ci veniva. Onde dopo avere stentato e quasi perduto la speranza di rivederlo, tutto all’improvviso è venuto, e mi ha detto:
“Figlia mia, la tua voce mi è dolce come al piccolo uccellino è dolce la voce della madre, che avendolo lasciato per andare buscando il cibo come nutrirlo, nel ritornare, che fa l’uccellino? Nel sentire la voce ne sente una dolcezza e ne fa festa. E dopo che la madre gl’imbocca il cibo, tutto si rannicchia e si nasconde sotto l’ala materna per riscaldarsi, liberarsi dalle intemperie e prendere sicuro riposo; oh, come riesce caro e gradito al piccolo uccellino questo starsi sotto l’ala materna! Tale sei tu per me; sei ala che mi riscalda, mi ripara, mi difende, e mi fai prendere sicuro riposo. Oh, come mi è caro e gradito starmene al di sotto di quest’ala!”
Detto ciò è scomparso, ed io son restata tutta confusa e piena di vergogna conoscendomi tanto cattiva; ma l’ubbidienza ha voluto accrescere la mia confusione, volendo che ciò scrivessi. Sia fatta sempre la Santissima Volontà di Dio.
fonte audio: yahoo/group/ladivinavolonta