Gennaio 9, 190 (47)
Questa mattina mi sentivo tutta oppressa e schiacciata, tanto che andavo in cerca di sollievo; il mio unico Bene mi ha fatto lungamente aspettare la sua venuta, onde venendo mi ha detto:
“Figlia mia, non presi io per amor tuo sopra di me le tue passioni, miserie e debolezze? E non vorresti tu prendere sopra di te quelle degli altri per amor mio?”
Poi ha soggiunto: “Quello che voglio è che tu stia sempre unita con me, come un raggio del sole che sta sempre fisso nel centro del sole e che da esso ne riceve la vita, calore e splendore. Supponi tu che un raggio si potesse partire dal centro del sole; che ne diverrebbe egli? Già appena uscito perderebbe la vita, la luce ed il calore, e ritornerebbe nelle tenebre riducendosi al nulla. Tale è l’anima: fino a tanto che sta unita con me, nel mio centro, si può dire che è come un raggio del sole che vive e riceve luce dal sole, cammina dove esso vuole, insomma sta in tutto a disposizione ed alla volontà del sole; se poi da me si distrae, si disunisce, eccola tutta tenebre, fredda, e non sente in sé quel movente superno di vita divina”. Detto ciò è scomparso.
fonte audio: yahoo/group/ladivinavolonta