Gennaio 14, 1902 (102)
Stando nel solito mio stato, è venuto il mio adorabile Gesù e mi ha detto:
“Figlia mia, non può essere veramente degno di me, se non chi ha vuotato tutto da dentro di sé e si è riempito tutto di me, in modo da formare di sé un oggetto tutto d’amore divino, tanto che deve giungere a formare la sua vita il mio amore[1], ed [essa deve giungere] ad amarmi non col suo ma col mio amore”.
Poi ha soggiunto: “Che significa[no] quelle parole: ‘Ha deposto dal trono i potenti ed ha esaltato i piccoli’? Che l’anima distruggendo affatto sé stessa si riempie tutta di Dio; ed amando Dio con Dio medesimo, Iddio esalta l’anima ad un amore eterno, e questa è la vera e la più grande esaltazione ed insieme la vera umiltà”.
Poi ha ripetuto: “Il vero segno per conoscere se si possiede questo amore è se l’anima di niuna cosa si cura che solo d’amar Dio, di farlo conoscere e fare che tutti l’amassero”.
Poi ritirandosi nel mio interno ho sentito che pregava dicendo:
“Sempre Santa ed indivisibile Trinità, vi adoro profondamente, vi amo intensamente, vi ringrazio perpetuamente per tutti e nei cuori di tutti”.
E così l’ho passato, che lo sentivo quasi sempre che pregava dentro di me, ed io insieme con lui.
[1] deve giungere a formare la sua vita, il mio amore, cioè: tanto che il mio amore deve giungere a formare la sua vita
fonte audio: yahoo/group/ladivinavolonta