Maggio 3, 1900 (67)
Questa mattina mi son trovata fuori di me stessa e vedevo tutto il cielo cosparso di croci: chi[1] piccole, chi grandi, chi mezzane; chi più grande più dava splendore. Era un incanto dolcissimo il vedere tante croci che abbellivano il firmamento, più risplendenti del sole. Dopo ciò pareva che si aprisse il cielo, e si vedeva e sentiva la festa che si faceva dai beati alla croce. Chi più aveva sofferto era più festeggiato in questo giorno. Si distinguevano in modo speciale i martiri e chi aveva sofferto di nascosto. Oh, in quel beato soggiorno si stimava la croce e chi più aveva sofferto.
Mentre ciò vedevo, una voce ha risuonato per tutto l’empireo, che diceva: “Se il Signore non mandasse le croci sopra la terra, sarebbe come quel padre che non ha amore per i propri figli, che invece di volerli vedere onorati e ricchi, li vuol vedere poveri e disonorati”.
Il resto che vidi di questa festa, non ho parole come esprimerlo; me lo sento in me ma non so metterlo fuori, perciò faccio silenzio.
[1] alcune
fonte audio: yahoo/group/ladivinavolonta