Febbraio 23, 1900 (42)
Questa mattina, dopo aver perduto quasi la speranza che il benedetto Gesù venisse, tutto all’improvviso è venuto e mi ha rinnovato le pene della sua crocifissione, e mi ha detto: “Il tempo è giunto, il fine s’appressa, ma l’ora è incerta”.
Ed io, senza approfondire il significato delle parole che diceva, son rimasta in dubbio se devo attribuirlo o alla completa crocifissione oppure ai castighi, e gli ho detto: “Signore, quanto temo il mio stato che non fosse Volontà di Dio!”
E lui: “Il segno più certo per conoscere se è Volontà mia uno stato, è quando uno si sente la forza a sostenere quello stato”.
Ed io: “Se fosse tua volontà non succederebbe questo cambiamento che voi non ci venite come prima”.
E lui: “Quando una persona si sente famigliare in una famiglia, non si usano tutte quelle cerimonie, quei riguardi che si usavano prima, quando si sentiva estranea. Così faccio io; ma con ciò non è segno che è volontà di quella famiglia che non la vogliono tenere con loro, né che non l’amano meglio di prima. Perciò statti quieta, lascia fare a me, non volerti crivellare il cervello, funestare la pace del cuore. A tempo opportuno conoscerai il mio operato”.
fonte audio: yahoo/group/ladivinavolonta