Novembre 4, 1899 (3)
Siccome questa mattina il benedetto Gesù non ci veniva, il demonio cercava di prendere la sua forma e farsi vedere; ma io non avvertendo i soliti effetti ho incominciato a dubitare e mi son segnata con la croce, prima io e poi lui[1], e il demonio vedendosi segnato tremava; subito l’ho respinto da me senza mirarlo. Dopo poco è venuto il mio caro Gesù, e temendo che fosse un’altra volta lo spirito maligno cercavo di respingerlo e d’invocare l’aiuto di Gesù e della Regina Mamma. Ma lui, per assicurarmi che non era il demonio, mi ha detto:
“Figlia mia, la tua attenzione per rassicurarti se sono io o no, dev’essere dagli effetti interni, se si muovono a virtù o a vizi, imperciocché, siccome la mia natura è virtù, non di altro faccio eredi i miei figli che di virtù. E questo puoi anche comprenderlo sopra la[2] natura umana, che essendo carne, se avviene che fa qualche piaga, la carne si cambia in marcia, e si può dire che non è più carne; così la mia natura, se menomamente potesse ritenere in sé l’ombra del vizio cesserebbe d’essere quel Dio che è, ciò che non può mai succedere”.
[1] prima io e poi lui, cioè prima ho segnato me e poi ho segnato lui
[2] sopra la, cioè riferito alla
fonte audio: yahoo/group/ladivinavolonta