Agosto 3, 1900 (105)
Trovandomi nel solito mio stato, stavo desiderando e cercando il mio amato Gesù, onde dopo averlo lungamente aspettato è venuto e mi ha detto: “Figlia mia, perché mi cerchi fuori di te, mentre potresti più facilmente ritrovarmi dentro di te? Quando tu mi vuoi trovare entra in te, giungi fin nel tuo nulla, ed ivi senza di te, nel brevissimo giro del tuo nulla scorgerai le fondamenta che ha gettate in te e le fabbriche che ha innalzato in te l'Essere Divino. Guarda e vedi”.
Io ho guardato ed ho visto le solide fondamenta e le mura altissime che giungevano fino al cielo. Ma quello che mi faceva più stupire era che vedevo che il Signore aveva fatto questo bel lavoro sopra il mio nulla, e le mura erano tutte murate senza nessuna apertura. Si vedeva solo alla volta un’apertura che corrispondeva solo al cielo, ed in questa apertura vi risiedeva Nostro Signore, sopra una colonna stabile che sporgeva dalle fondamenta formate sul nulla. Ora mentre me ne stavo tutta stupita a guardare, il benedetto Gesù ha soggiunto:
“Le fondamenta formate nel nulla significa che la mano di Dio là opera dove c’è il nulla, e mai vi mescola le sue opere con le opere materiali. Le mura senza aperture all'intorno, è che l’anima non deve avere nessuna corrispondenza di attacchi con le cose terrene, tanto che non c’è nessun pericolo che vi potesse entrare neppure un poco di polvere, perché tutto ben murato. La sola corrispondenza che le danno queste mura è per il cielo, cioè dal nulla al cielo, ed ecco il significato dell'apertura fatta nella volta; la stabilità della colonna è che l’anima è tanto stabile nel bene che non c’è vento contrario che la possa muovere, ed io che vi risiedo sopra è indizio certo che l’opera fatta è tutta divina”.
Chi può dire quello che comprendevo su ciò? Ma la mia mente si perde e non sa dire nulla. Sia sempre benedetto il Signore e sia tutto per sua gloria ed amore.
fonte audio: yahoo/group/ladivinavolonta