Marzo 18, 1899 (5)
Questa mattina seguitava ancora il mio diletto Gesù a farsi vedere dentro il cuore mio e, vedendolo un poco più carino, fecimi coraggio e incominciai a pregarlo, che non mandasse tanti castighi. E Gesù mi disse: “Che ti muove, o mia figlia, a pregarmi che non castighi le creature?”.
Io subito risposi: “Perché sono tue immagini e, dovendo le creature soffrire, verresti tu stesso a soffrire”.
Allora Gesù, mandando un sospiro, mi disse: “Mi è tanto cara la carità, che tu non puoi comprenderlo. La carità è semplice come l’Essere mio che, sebbene è immenso, è pure semplicissimo, tanto che non c’è parte in cui non vi penetri. Così la carità, essendo semplice, si diffonde dappertutto, non ha riguardo di nessuno, amico o nemico, cittadino o forestiero, tutti ama”.
fonte audio: yahoo/group/ladivinavolonta