La Regina del Cielo nel Regno della Divina Volontà.  La Vergine fu il Cielo tempestato di stelle. In questo Cielo, il Sole del Fiat Divino già sfolgora coi suoi raggi fulgidissimi e riempie Cielo e terra. Gesù nel seno della sua Mamma.




Preghiera alla Celeste Regina, per ogni giorno del mese di Maggio

Regina Immacolata, Celeste Madre mia, vengo sulle tue ginocchia materne per abbandonarmi, come tua cara figlia, nelle tue braccia, per chiederti coi sospiri più ardenti - in questo mese a Te consacrato - la grazia più grande: che mi ammetta a vivere nel Regno della Divina Volontà.

Mamma Santa, Tu che sei la Regina di questo Regno, ammettimi come figlia tua a vivere in esso, affinché non sia più deserto, ma popolato dai figli tuoi. Perciò, Sovrana Regina, a Te mi affido, acciocché guidi i miei passi nel Regno del Voler Divino e, stretta alla tua mano materna, guiderai tutto l'essere mio, perché faccia vita perenne nella Divina Volontà. Tu mi farai da mamma e, come a Mamma mia, Ti faccio la consegna della mia volontà, affinché me la scambi con la Divina Volontà, e così possa restar sicura di non uscire dal Regno suo. Perciò Ti prego che mi illumini per farmi comprendere che significa “Volontà di Dio”

Ave Maria ...

Fioretto del Mese

La mattina, a mezzogiorno e a sera, cioè tre volte al giorno, andare sulle ginocchia della nostra Mamma Celeste e dirle: “Mamma mia, ti amo, e tu amami e dammi un sorso di Volontà di Dio all'anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.  


L'anima alla sua Madre Regina

Eccomi a te di nuovo, mia Mamma Celeste; vengo a rallegrarmi con te ed inchinandomi ai tuoi santi piedi, ti saluto piena di Grazia e Madre di Gesù. Oh, non più troverò sola la Mamma mia, ma troverò insieme con te il mio piccolo prigioniero Gesù! Sicché saremo in tre, non più [in] due: insieme la Mamma, Gesù ed io. Qual fortuna per me, che se voglio trovare il mio piccolo Re Gesù, basta trovare la Mamma sua e mia! Deh, o Mamma santa, nell'altezza di Madre d'un Dio in cui ti trovi, abbi pietà della misera e piccola figlia tua, e dì la prima parola per me al piccolo prigioniero Gesù, ché mi dia la grande grazia di vivere della sua Volontà Divina.


Lezione della Regina del Cielo, Madre di Gesù

Mia cara figlia, oggi ti aspetto più che mai.  Il mio materno Cuore è gonfio; sento il bisogno di sfogare il mio ardente amore con la figlia mia: voglio dirti che sono Madre di Gesù. Le mie gioie sono infinite; mari di felicità mi inondano. Io posso dire: sono Madre di Gesù; la sua creatura, la sua ancella è Madre di Gesù, e solo al Fiat lo debbo [Esso] mi rese piena di Grazia, preparò la degna abitazione al mio Creatore. Perciò, gloria sia sempre, onore, ringraziamento al Fiat Supremo.

Ora ascoltami, figlia del mio Cuore. Non appena fu formata con la Potenza del Fiat Supremo la piccola Umanità di Gesù nel mio seno, il Sole del Verbo Eterno s'incarnò in essa. Io avevo il mio Cielo, formato dal Fiat, tutto tempestato di stelle fulgidissime, che scintillavano gioie, beatitudini, armonie di bellezza divine, ed il sole del Verbo Eterno, sfolgorante di luce inaccessibile, venne a prendere il suo posto dentro di questo Cielo, nascosto nella sua piccola Umanità; e non potendolo contenere, il centro di [questo] Sole stava in Essa, ma la sua luce straripava fuori, ed investendo cielo e terra giungeva ad ogni cuore e col suo picchio di luce [bussava] a ciascuna creatura e con voci di luce penetrante diceva [loro]:

“Figli miei, apritemi; datemi il posto nel vostro cuore; sono sceso dal Cielo in terra per formare in ciascuno di voi la mia Vita; la mia Madre è il centro dove risiedo, e tutti i miei figli saranno la circonferenza, dove voglio formare tante mie vite per quanti figli ci sono”.

E la luce picchiava e ripicchiava senza mai cessare, e la piccola Umanità di Gesù gemeva, piangeva, spasimava e, dentro di quella luce, che giungeva nei cuori, faceva scorrere le sue lacrime, i suoi gemiti ed i suoi spasimi d'amore e di dolore.

Or tu devi sapere che la tua Mamma incominciò una nuova vita. Io ero a giorno di tutto ciò che faceva il Figlio mio. Lo vedevo divorato da mari di fiamme d'amore; ogni suo palpito, respiro e pena, erano mari d'amore che sprigionava, [con cui] involgeva tutte le creature per farle sue a forza d'amore e di dolore. Perché tu devi sapere che, come fu concepita la sua piccola Umanità, concepì tutte le pene che doveva soffrire, fino all'ultimo [giorno] della sua Vita. Racchiuse in sé stesso tutte le anime, perché, come Dio, nessuno Gli poteva sfuggire. La sua Immensità racchiudeva tutte le creature, la sua Onniveggenza Gliele faceva tutte presenti. Quindi il mio Gesù, il Figlio mio, sentiva il peso ed il fardello di tutti i peccati di ciascuna creatura. Ed io, la Mamma tua, Lo seguivo in tutto e sentii nel mio materno Cuore la nuova generazione delle pene del mio Gesù e la nuova generazione di tutte le anime, che, come Madre, dovevo generare insieme con Gesù alla Grazia, alla Luce [e] alla Vita novella che il mio caro Figlio venne a portare sulla terra.

Figlia mia, tu devi sapere che, dacché io fui concepita, ti amai da Madre, ti sentivo nel mio Cuore, ardevo d'amore per te, ma non capivo il perché. Il Fiat Divino mi faceva fare i fatti, ma mi teneva celato il segreto. Ma come s'incarnò, mi svelò il segreto e compresi la fecondità della mia maternità, che non solo dovevo essere Madre di Gesù, ma Madre di tutti, e questa maternità doveva essere formata sul rogo del dolore e dell'amore. Figlia mia, quanto ti ho amato e ti amo!

Ora ascoltami, figlia cara, dove si può giungere quando il Divino Volere prende la vita operante nella creatura, e la volontà umana Lo lascia fare senza impedirgli il passo. Questo Fiat, che in natura possiede la Virtù generativa, genera tutti i beni nella creatura: la rende feconda, dandole la maternità su tutti, sopra di tutti i beni e sopra di Colui che l'ha creata. Maternità dice e significa vero amore: amore eroico, amore che si contenta di morire per dar vita a chi ha generato; se non c'è questo, la parola maternità è sterile, è vuota e si riduce a parole, ma coi fatti non esiste. Quindi, figlia mia, se vuoi la generazione di tutti i beni, fa’ che il Fiat prenda in te la vita operante, il quale ti darà la maternità ed amerai tutti con amore di madre; ed io, la Mamma tua, ti insegnerò il modo come fecondare in te questa maternità tutta santa e divina.


L'anima

Mamma santa, mi abbandono nelle tue braccia. Oh, come vorrei bagnarti le tue mani materne delle mie lacrime, per muoverti a compassione dello stato della povera anima mia! Deh, se mi ami da Mamma, chiudimi nel tuo Cuore ed il tuo amore bruci le mie miserie, le mie debolezze; e la Potenza del Fiat Divino, che tu possiedi da Regina, formi la sua vita operante in me, in modo che possa dire: “La Mamma è tutta per me ed io sono tutta per lei”.


Fioretto

Oggi, per onorarmi, per ben tre volte, a nome di tutti, ringrazierai il Signore ché s'incarnò e si fece prigioniero nel mio seno, dandomi il grande onore di eleggermi per Madre sua.


Giaculatoria

Mamma di Gesù, fammi da Mamma e guidami nella via della Volontà di Dio.