“Figlia mia, allora sente la vera vita in sé, quando entra nella mia Divina Volontà, perché in essa la creatura vede con chiarezza il suo nulla e come questo nulla sente il bisogno del Tutto, cioè di colui che la trasse dal nulla per vivere; e come si riconosce, il Tutto la riempie di sé. Questo nulla sente la vera vita, si trova al contatto immediato della santità, della bontà, potenza, amore e sapienza divina; riconosce in sé la potenza dell’opera creatrice, la sua vita palpitante ed il bisogno estremo di questa vita divina, altrimenti sente come se in sé non ci fosse vita.
È la sola mia Volontà che fa riconoscere il suo vero nulla alla creatura, e questo nulla la mia Volontà lo va soffiando continuamente per mantenere sempre accesa la vita divina in essa, per farla crescere come opera degna delle nostre mani creatrici. Invece senza della nostra Volontà la creatura si sente come se fosse qualche cosa, ed il Tutto resta fuori del nulla”.
(Libro di Cielo 30° Volume - 8 maggio 1932)