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“Come mi trovo male nell'anima che fa regnare la sua volontà!”

Quando l’anima mette da parte la sua volontà, non dandole neppure un atto di vita, la mia Volontà fa da padrona nell'anima: regna, comanda ed impera; si trova come se stesse a casa sua, cioè come nella mia patria celeste. Sicché, essendo a casa mia, padroneggio, dispongo, ci metto del mio, perché come abitazione mia posso mettere quello che voglio per farne ciò che voglio, e ricevo il più grande onore e gloria che la creatura mi può dare.

Invece, chi vuol fare la sua volontà, fa lei da padrona, dispone, comanda, e la mia Volontà sta come una povera straniera, non curata, e se occorre disprezzata… Vorrei mettere del mio, ma non posso, perché la volontà umana non mi vuol cedere posto; anche nelle stesse cose sante vuol fare lei come capo, ed io niente posso mettere del mio. Come mi trovo male nell'anima che fa regnare la sua volontà!

(Libro di Cielo 17° Volume - 8 febbraio 1925)