IIª MEDITAZIONE (1ª parte)
Volume 11° – Marzo 24, 1913
Vogliamo proseguire, con la Grazia di Dio, queste meditazioni sulla Divina Volontà. In questi giorni, in modo particolare stiamo meditando sulla Passione di Gesù, in base a ciò che Gesù stesso ha manifestato a quest’anima eletta da Lui: Luisa, la piccola figlia della Divina Volontà. Perché, oltre alle 24 Ore della Passione di N.S.G.C., le ha parlato per disteso in quasi tutti i Volumi - o in tanti, fra i Volumi che riguardano la Divina Volontà - ha fatto tanti riferimenti alla sua Passione, essendo questa la porta per la quale l’uomo deve entrare per entrare nel Regno della Divina Volontà.
Adesso vedremo un brano molto breve che riguarda la Vergine SS. e come Lei aveva sempre nella mente e nel Cuore, sempre presente a sé, la Passione del suo Divin Figlio Gesù. Questo brano è tratto dal Volume 11°: 24 marzo 1913.
Dice Luisa:
Mi sentivo un certo scontento per la privazione del mio sempre amabile Gesù e Lui, venendo appena, mi ha detto: “Figlia mia, che fai? Io sono il contento dei contenti; stando in te e sentendo degli scontenti, ti vengo a riconoscere che sei tu e quindi non Mi riconosco solo, in te, perché gli scontenti sono parte della natura umana, non Divina, mentre la mia Volontà è che l’umano non più esista in te, ma solo la mia Vita divina”.
Poi Luisa continua - e questo è il punto -:
Aggiungo che pensavo tra me alla dolce Mamma e Gesù mi ha detto: “Figlia mia, alla mia cara Mamma mai sfuggì il pensiero della mia Passione e, a forza di ripeterla, si riempì tutta, tutta di Me. Così succede all’anima: a forza di ripetere ciò che Io soffrii, viene a riempirsi di Me”.
Allora la meditazione della Passione di Gesù, fra l’altro, porta questo beneficio all’anima: riempie l’anima tutta, tutta di Gesù, come è accaduto con al Vergine SS. Sempre, Maria SS., aveva presenti le pene, le sofferenze, la Passione e Morte di suo Figlio, durante tutta la sua vita! Anche prima della Passione di Gesù, Gesù già Le aveva fatto conoscere. E Maria conosceva, attraverso le Sacre Scritture: ‘L’Uomo dei dolori, che ben conosce il patire… il reietto degli uomini, che non ha più figura di uomo…’, Maria conosceva benissimo le Sacre Scritture e sapeva che queste si riferivano tutte al suo unico Figlio Gesù.
Quindi, se vogliamo riempirci tutti di Gesù ed essere trasformati in Lui, mettiamoci all’assidua contemplazione delle sue sofferenze e questo ci porterà la somiglianza con Gesù.