IIIª MEDITAZIONE (4ª parte)
Volume 11° – Aprile 23, 1916
Vediamo ora un altro capitolo dal Volume 11° 23 aprile 1916.
Questo brano si riferisce all’Umanità risorta di Gesù. Dice così Luisa:
Continuando il mio solito stato, il mio adorabile Gesù Si faceva vedere tutto circondato da luce che Gli usciva da dentro la sua SS. Umanità e L’abbelliva in modo da formare una vista incantevole e rapitrice. Io son rimasta sorpresa e Lui mi ha detto: “Figlia mia, ogni pena che soffrii, ogni goccia di Sangue, ogni piaga, preghiera, parola, azione, passo, ecc., produsse una luce nella mia Umanità, da abbellirmi in modo da tener rapiti tutti i Beati. Ora, l’anima, ad ogni pensiero della mia Passione, ad ogni compatimento, riparazione, ecc., che fa, non fa altro che attingere luce dalla mia Umanità, da abbellirsi alla mia somiglianza; sicché, un pensiero di più alla mia Passione, sarà una luce di più che le porterà un gaudio eterno”.
Questo è troppo grande, è troppo, cari fratelli! L’anima ad ogni pensiero della Passione di Gesù, ad ogni compatimento, ad ogni riparazione, ecc., che fa, non fa altro che attingere luce dall’Umanità di Cristo fino a raggiungere la bellezza di rassomigliarlo in tutto. E non si tratta di aprirci fisicamente le piaghe; questo andava bene per i Santi delle epoche passate, i Santi dell’Umanità di Cristo, che non hanno conosciuto il grandissimo valore della Passione di Gesù. Quel modo di straziarsi il corpo facendo penitenza con la frusta, mettendosi la corona in testa, flagellandosi, ecc., erano cose buone, ispirate da Gesù, dal loro guardarlo e volerlo imitare e rassomigliare nel dolore. Invece noi, che siamo troppo piccoli per queste cose dei grandi Santi, solo dobbiamo avvicinarci alle piaghe di Gesù e baciarle e fare le nostre cose di amore sul Corpo straziato di Cristo. Mi pare molto più semplice, ma questo è un amore più grande, più perfetto, perché è, ancora una volta, scordarsi di sé per occuparsi solo di Gesù. E’ lì il segreto del vero amore e dell’amore più grande: fare traffico, non già con il proprio corpo, ma con il Corpo di Cristo. Che differenza!
“Sicché, un pensiero di più alla mia Passione, sarà una luce di più che le porterà un gaudio eterno”, dice Gesù. Incredibile! Un gaudio, una gioia eterna, solo per un pensiero in più della Passione di Cristo! Quanti pensieri alla Passione di Gesù possiamo avere in un giorno, in una settimana, un mese, un anno, una vita? Ora, ognuno di questi è un gaudio eterno per l’anima ed una gloria per Dio.