IIIª MEDITAZIONE (4ª parte)
Vivere nella Divina Volontà
Stralci di conversazione con Adriana Pallotti
San Giovanni Rotondo (FG) - 24 ottobre 1997
(A. P.) Luisa era in continua unione con il Signore e prima di ricevere la S. Comunione diceva:
“Vieni in me, Gesù, perché io possa ricevere Te; solo un Dio può ricevere un altro Dio, perciò vieni Tu in me perché io possa ricevere Te: solo un Dio è degno di ricevere un altro Dio. Vieni con le tue disposizioni di quando guardasti, rimirasti, transustanziasti Te stesso nel Corpo e nel Sangue. Vengo con queste stesse disposizioni”.
E quando fai la Comunione così, non sei più tu, ma è Gesù che riceve Sé Stesso. Nell’ultima cena, prima di comunicare gli Apostoli - così ha detto a Luisa - Gesù comunicò Sé Stesso per riparare a tutti i sacrilegi che si sarebbero fatti. Ci voleva la riparazione di un Dio; se fosse stata lasciata solo a noi la riparazione, non ci sarebbe stata riparazione!...
Lui vide tutte le Comunioni, tutte le Ostie: le guardò, le rimirò, le transustanziò e le assimilò in Sé, per dare al Padre la gloria come se tutti si fossero degnamente comunicati.
Facendo anche noi quest’atto noi ripariamo a tutti i sacrilegi, a tutto quel male fatto da quei settari..., a quelle male cose che si fanno contro Gesù Eucaristia…
E poi è importante comunicarsi in unione al Cuore Immacolato di Maria. Nel libro che racchiude le testimonianze raccolte dalla bocca di Federico Abresch (figlio spirituale di padre Pio, per decine d’anni tenne conferenze sulla Divina Volontà, a S. Giovanni Rotondo) leggiamo queste sue disposizioni interiori nel ricevere Gesù Eucaristia: “Madonnina, sii Tu, con lo stesso tuo Cuore, col tuo stesso amore, con le tue stesse premure materne; sii Tu stessa a ricevere Gesù nel mio cuore, come quando te lo stringevi Bambino... Sii Tu, Madonnina, a ricevere Gesù”. Un sacerdote che aveva certi carismi un giorno disse a Federico Abresch: “Dovrei dire una cosa molto bella. Mi deve spiegare come ha fatto a fare la Comunione lei questa mattina”. E lui: “Ho detto: ‘Sii Tu, Maria, col tuo stesso Cuore, col tuo stesso amore, con il tuo stesso slancio, con le stesse tue gentilezze, le stesse premure che avevi quando tenevi in braccio Gesù...”. Ed il sacerdote a lui: “Ah, ecco perché... Quando Gesù va nelle anime che sono in peccato vedo Gesù che si tira indietro, vorrebbe tirarsi indietro... A volte vedo Gesù andare dentro i cuori come adulto, mentre invece quando ha fatto la Comunione lei, l’ho visto come un Bambino piccolino, con le manine tese, che andava in braccio alla Mamma!...”.
A me invece una volta è successo questo (testimonia umilmente Adriana Pallotti): Io quando faccio la Comunione li unisco tutti e due, invito prima Gesù e poi la Madonna. Prima di ricevere il Signore avevo fatta questa preparazione: “Gesù, sii Tu stesso a ricevere Te stesso, perché solo un Dio è degno di ricevere un altro Dio. Vieni con le tue disposizioni di quando Tu guardasti, rimirasti, transustanziasti, assimilasti Te stesso e prendesti Te stesso, per dare al Padre la riparazione come se tutti si fossero degnamente comunicati”. Poi, mentre ricevevo Gesù, ho detto a Maria: “Madonnina... col tuo stesso Cuore! Abbraccia Gesù, prendi Gesù!...” Ed il sacerdote, mentre mi comunicava (al tempo di padre Pio venivano da lui molte persone illuminate!...), anziché pronunziare la formula in uso: ‘Corpus Domini!’, disse: ‘Gesù e Maria!’... e poi mi diede l’Ostia in bocca!
Io rimasi stupita (continua Adriana); è stata per me una testimonianza di come il Divin Volere sia presente ed agisca quando noi lo invochiamo.
D. - E dopo la Comunione che cosa si deve dire?!...
R. - Dopo la Comunione si continua a dire:
“Madonnina sii Tu con le tue premure a continuare a ringraziare Gesù; sii Tu a lodarlo, amarlo, ringraziarlo per me; accarezzalo con le tue stesse mani, coprilo con i tuoi stessi baci, per darti la gioia come se Gesù fosse ancora con la sua Mamma!”... “Vieni Tu, Madonnina, a consolare, ad abbracciare, ad amare Gesù come Tu lo tenevi fra le tue braccia quand’eri sulla terra, perché si senta ancora consolato dalla sua Mamma, dai suoi baci, dalle sue carezze, dalle sue gentilezze e dalle sue premure. Così, Gesù, non senti più i peccati dell’umanità, non vedi più le miserie umane, ma senti solo la tua Mamma che Ti stringe al cuore, che Ti ama, che Ti adora, che Ti benedice, che Ti ringrazia, per me e per tutti. Grazie, Gesù, di questo dono dell’Eucaristia; continua a far vita divina in me con la tua Mamma, già che sei nel mio cuore, perché Ti possa abbracciare per l’eternità.
Grazie, Gesù... Intendo chiamare tutte le umane generazioni, dalla prima all’ultima, tutte le creature della terra che sono qui inginocchiate davanti a noi a ringraziare solo Te, Gesù, che sei nel mio cuore... Ti lodo, Ti benedico e Ti ringrazio per me e per tutti...
Ogni passo, ogni respiro, ogni palpito, ogni mio movimento sia fatto nella Tua adorabile e Divina Volontà, perché e come tutti Ti lodassero, Ti chiamassero, Ti benedicessero e Ti ringraziassero o Gesù; perché Tu vuoi solo il ringraziamento, l’adorazione e la lode, per tutto e per tutti. Grazie, Gesù, per me e per tutti.
Ti adoro, Gesù, con le adorazioni profonde della tua SS. Mamma...”.
D. - E come si può fare quando, in chiesa, dopo la Comunione si deve cantare a tutti i costi!?...
R. - Ci metti Gesù dentro!... Si fa presto a cambiare!...
Abbiamo una mente: intelletto, memoria, volontà, simboli della SS. Trinità. Il Signore ci ha dato una memoria, ci ha dato una volontà con la quale possiamo cambiare le cose dall’umano al divino; ci ha dato l’intelletto, l’intelligenza con la quale possiamo dire: ‘Vieni, Gesù, in me!... Vieni! Ti amo, Divina Volontà!’.
Con quest’amore, con questa intelligenza che mi ha dato il Signore, io cambio subito le intenzioni!... Anche quando vedo una cosa mal fatta io posso dire: “Gesù, vieni Tu in me! Vieni Tu a riparare questa azione...”.
D. - Ma allora non si dovrebbe cantare durante la Comunione?
R. - Puoi cantare: canti nel Divin Volere, per la gloria di Dio; ci metti sempre la gloria di Dio: “Sii Tu a cantare in me, Signore, sii Tu a lodare in me...”.
Dobbiamo divinizzare tutto, cambiare subito l’azione divinizzandola. Se il Signore ci ha donato l’intelligenza e la volontà, dobbiamo usarle, farle fruttare! Gesù questo lo ribadisce sovente.
- Vi voglio raccontare degli ultimi momenti della vita terrena di Luisa, di quando lei già aveva gli occhi chiusi e sembrava già morta, e vicino a lei c’era il suo confessore, don Benedetto Calvi.
Dopo un po’ Luisa apre gli occhi e dice: “Oh, che vedo!... padre, che vedo!... Un Sole, una stella luminosissima, con tanti soli uno più bello dell’altro!... Ah, li conosco questi soli: sono gli atti fatti nella Divina Volontà, che mi hanno preparata la strada! E anche a lei, padre, toccherà la stessa sorte; e lo dica a tutti quelli che vivranno nella Divina Volontà: avranno la stessa sorte, di entrare dentro a questa scia luminosa!...”. E veramente anche il confessore lo si sentiva continuamente bisbigliare, salendo le scale, scendendo...:
“Gesù, ti amo. Vieni, Divina Volontà a camminare in me... a pregare in me... a parlare in me...”
Leggi, leggi ciò che ha fatto Annibale Di Francia ...
(p. L.) Nel Volume 22 leggiamo:
“... Mi sono trovata fuori di me stessa, e mi sono trovata col padre Di Francia; era tutto allegro e mi ha detto:
‘Sai quante belle sorprese ho trovato?! Io non credevo quando stavo sulla terra, sebbene pensavo di aver fatto un bene col pubblicare L’Orologio della Passione, ma le sorprese che ho trovato sono meravigliose, incantevoli e di una rarità non mai vista!
Tutte le parole che riguardano la Passione di Nostro Signore sono cambiate in luci, una più bella dell’altra, tutte intrecciate tra di loro; e come le creature fanno le Ore della Passione queste luci crescono, così altre luci si aggiungono alle prime. Ma quello che mi sorprese di più sono stati i pochi detti pubblicati da me sulla Divina Volontà: ogni detto cambiato in Sole che investendo coi loro raggi tutte le luci formano tale sorpresa di bellezza che si rimane rapito, incantato.
Tu non puoi immaginare come io fui sorpreso nel vedermi in mezzo a queste luci ed a questi soli! Come fui contento e ringraziai il nostro Sommo Bene Gesù che mi aveva dato l’occasione e la grazia di farlo. Anche tu ringrazialo da parte mia’ ”.
Quindi: L’Orologio della Passione erano luci, ma le poche parole che lui aveva pubblicato sulla Divina Volontà erano Soli!
... Preghiera: Santa la Divina Volontà! Santa, Santa, Santa; onore e gloria alla Volontà del nostro Sovrano Signore. E gloria a Maria e tre volte santa a Colei che ha fatto operare questa Suprema Volontà.