IIIª MEDITAZIONE (3ª parte)
Volume 11° – Agosto 14, 1915
Ora andiamo avanti vedendo il brano del 14 agosto 1915, sempre dal Volume 11°.
Continuando il mio solito stato, Gesù è venuto appena ed era tanto stanco, sfinito, che Lui stesso mi ha chiamata a baciare le sue piaghe ed a riasciugargli il Sangue che da tutte le parti della sua SS. Umanità Gli scorreva. Onde, dopo aver ripassato tutte le sue membra, facendo varie adorazioni e riparazioni, il mio dolce Gesù, rinfrancato e poggiandosi su di me, mi ha detto: “Figlia mia, la mia Passione, le mie piaghe, il mio Sangue, tutto ciò che feci e patii, sta tutto in mezzo alle anime, in continuo atto, come se allora allora operassi e patissi, e Mi serve come di puntelli per poggiarmi e di puntelli per poggiarsi le anime, per non cadere nella colpa e salvarsi. Ora, in questi tempi di flagelli Io sto come una persona che vive in aria, alla quale manca il terreno di sotto, e tra continui urti: la Giustizia Mi urta dal Cielo e le creature, con la colpa, dalla terra. Ora, quanto più l’anima si sta intorno a Me, baciandomi le piaghe, riparandomi, offrendo il mio Sangue, in una parola, rifacendo lei ciò che io feci nel corso della mia Vita e Passione, tanti altri puntelli forma per potermi poggiare e non farmi cadere, e più si allarga il circolo dove le anime trovano l’appoggio per non cadere nella colpa e salvarsi”.
Vedete? Gesù avendo lasciato tutto il suo operato, le sue sofferenze, la sua Passione e tutto, tutto in atto nella sua Divina Volontà e, quindi, in mezzo alle creature, questo Gli serve di puntelli, di appoggio. Però, Lui vuole altri puntelli, e questi sono le anime che fanno queste Ore della Passione, che fanno proprie le cose di Gesù. E così Gesù non cade; e poi, si allarga il circolo di salvezza. Come quando tu getti una pietra in un lago e si formano quei cerchi concentrici che vanno sempre più allargandosi, così è quando un’anima si butta nel mare della Passione di Gesù e ripensa a tutto ciò che Gesù ha sofferto, e Lo solleva, Lo conforta, bacia le sue piaghe, ecc., e ripete ciò che Gesù disse e patì, ecco che questo circolo si va allargando sempre più per prendervi dentro tante altre creature per dar loro la possibilità della sicurezza della salvezza eterna delle loro anime. E veramente l’anima così si associa con Gesù per la salvezza delle altre anime.
E’ una cosa bella, bella per l’anima che, facendo in questo modo, cioè, occupandosi tutta di Gesù e lavorando insieme con Gesù per il bene degli altri, l’anima ha, fra l’altro, il bene di non più pensare a se stessa. E questo è un bene immenso, perché, quanto male ci fa quando noi ci ripieghiamo su noi stessi e pensiamo: “Oh, quanto sono miserabile, debole, incapace, peccatrice, peccatore!” Questo fa tanto male e distrugge l’operato di Dio nell’anima. Invece quando l’anima si dimentica di sé e si applica a ciò che vale, a ciò che è positivo, a ciò che è divino e si mette all’opera con Gesù per salvare le anime, allora Gesù ci pensa Lui ai bisogni dell’anima e Lui stesso va applicando all’anima il suo Sangue, le sue piaghe, le sue ferite, le sue parole, i suoi meriti, il suo Amore e tutto il resto; e l’anima, senza nemmeno occuparsi di se stessa, viene purificata, illuminata, santificata, trasformata. Ci potrebbe essere un modo più facile di questo di raggiungere la santità più alta? Credo di no. E che ci vuole? Scordarsi di sé, per ricordarsi di Gesù, occuparsi di Lui!
Prosegue Gesù:
“Non ti stancare, figlia mia, di stare intorno a Me e di ripetere e ritornare a ripetere di passare le mie piaghe; Io stesso ti somministrerò i pensieri, gli affetti, le parole, per darti il campo di starti intorno a Me”.
Allora, non basta ripassare una volta per le piaghe di Gesù, ma bisogna ripassare sempre su di esse. Sono piaghe adorabili, di un Dio fattosi Uomo! E non è una cosa indifferente che Gesù Si metta a nostra disposizione, così da poter, noi, fargli questo servizio, questi atti di amore, di compassione, di sollevamento di Lui!
E Gesù continua:
“Siimi fedele, i tempi stringono, la Giustizia vuole spiegare il suo furore, le creature la irritano, i puntelli è necessario che più si moltiplichino, quindi, non mancare all’opera!”
Noi tutti sentiamo questa supplica di Gesù rivolta a tutti noi: “Non mancare all’opera!” Facciamo quindi veramente il nostro meglio, aiutati sempre dalla sua Grazia, di essergli fedeli in queste Ore della Passione, per dargli sollievo, conforto, aiuto.