La Passione di Gesù nella Divina Volontà
41ª MEDITAZIONE
In tante accuse ed oltraggi, ti vedo tendere l'orecchio, e il tuo cuore batte forte, in atto di scoppiare per il dolore. Dimmi, afflitto mio Bene, che c’è di nuovo? Perché, di quello che ti stanno facendo i nemici, vedo che è tanto il tuo amore, che ansioso lo aspetti e lo offri per la nostra salvezza. Ed il tuo cuore ripara con tutta calma le calunnie, gli odi, le false testimonianze, il male che si fa agli innocenti con premeditazione; e ripara per quelli che ti offendono per istigazione dei capi e le offese degli ecclesiastici.
E mentre unita a te, seguo le tue stesse riparazioni, sento in te un cambiamento di un nuovo dolore non mai inteso finora. Dimmi, dimmi, che c’è? Fammi parte di tutto, o Gesù.
“Figlia, vuoi saperlo? Sento la voce di Pietro che dice di non conoscermi, poi ha giurato e poi ancora ha spergiurato e anatematizzato di non conoscermi.
O Pietro, come! Non mi conosci? Non ti ricordi di quanti beni ti ho colmato? Ah, se gli altri mi fanno morire di pene, tu mi fai morire di dolore! Ah, quanto male hai fatto col seguirmi da lontano, esponendoti poi alle occasioni!”.
Negato mio Bene, come subito si conoscono le offese dei tuoi più cari! O Gesù, voglio far scorrere il mio palpito nel tuo, per raddolcire lo spasimo atroce che soffri, e questo mio palpito ti giura fedeltà, amore, e ripete e giura le mille e mille volte di conoscerti. Ma il tuo cuore non si calma ancora, e cerchi di vedere Pietro. Ai tuoi sguardi amorosi, grondanti lacrime per la sua negazione, Pietro s’intenerisce, piange e si allontana, e tu, avendolo messo in salvo, ti calmi e ripari le offese dei papi e dei capi della Chiesa, specialmente di quelli che si espongono alle occasioni.
fonte audio: www.donleonardomariapompei.it