“Figlia mia, la carità sa convertire, con la sua potenza, tutte le cose in amore. Guarda il fuoco: tutte le specialità di legna e qualunque altra cosa, esso converte tutto in fuoco, e se non avesse il potere di convertire tutto in fuoco, non gli si potrebbe dare il nome di vero fuoco. Così l’anima: se non converte tutte le cose in amore, cose soprannaturali e cose naturali, gioie ed amarezze e tutto ciò che la circonda, non può dirsi che possiede la vera carità”.
Ora, mentre Gesù ciò diceva, faceva uscire tante fiamme dal suo cuore santissimo, che empivano cielo e terra e che poi, unendosi tra di loro, formavano una sola fiamma; Gesù ha soggiunto: “Dal mio cuore escono continue fiamme d’amore: a chi portano l’amore, a chi il dolore, a chi la luce, ad altri la forza, ecc., e siccome escono dal centro della fornace del mio amore, ad onta che facciano diversi uffici, essendo uno lo scopo di mandare amore alla creatura, sono tutte fiamme che, unendosi tra di loro, formano una sola fiamma.
Così per la creatura, ad onta che ella faccia diverse cose, lo scopo deve essere l’amore, per poter formare, delle sue azioni, tante fiammelle che, unendosi tra di loro, formeranno la gran fiamma che brucerà tutto e trasformerà la creatura tutta in me; altrimenti, ella non possederà la vera carità”.
(Libro di Cielo 15° Volume - 15 giugno 1923)