Il mio adorabile Gesù, tutto bontà, è venuto e, mostrandomi il suo cuore aperto, mi ha detto: “Figlia mia, poggia il tuo capo sul mio cuore e riposati, ché sei molto stanca, e poi gireremo insieme per farti vedere il mio Ti amo, sparso su tutto il creato per te”. Ond’io mi sono abbracciata a lui, poggiando il mio capo sul suo cuore per riposarmi, ché ne sentivo estremo bisogno. Onde, dopo, trovandomi sempre fuori di me stessa, ma sempre stretta al suo cuore, ha soggiunto: “Figlia mia, tu che sei la figlia primogenita della mia suprema Volontà, voglio che conosca come tutta la creazione, sulle ali del mio Volere eterno, porta il mio Ti amo alle creature, e le creature, sulle stesse ali della mia Volontà, facendola loro, dovrebbero darmi il ricambio del loro Ti amo.
Guarda l’azzurro cielo: non c’è punto di esso dove non ci sia suggellato un mio Ti amo verso la creatura. Ogni stella ed il suo scintillio, che le forma corona, sono tempestati dei miei Ti amo. Ogni raggio di sole, come si allunga verso la terra per portare la luce, ogni goccia di luce, portano il mio Ti amo, e siccome la luce invade la terra, e l’uomo la vede, vi cammina sopra, il mio Ti amo gli giunge negli occhi, nella bocca, nelle mani, e si estende sotto i piedi. Il mormorio del mare mormora Ti amo, Ti amo, Ti amo, e le gocce di acqua sono tasti che, mormorando fra loro, formano le più belle armonie del mio infinito Ti amo... Le piante, le foglie, i fiori, i frutti, hanno impresso il mio Ti amo, sicché la creazione tutta porta all'uomo i miei ripetuti Ti amo. E l’uomo, quanti miei Ti amo non tiene impressi in tutto il suo essere? I suoi pensieri sono suggellati dal mio Ti amo; il palpito del suo cuore, che gli batte in petto con quel misterioso suono: ‘tic, tic, tic’, è un mio Ti amo non mai interrotto, che gli dice Ti amo, Ti amo, Ti amo... Le sue parole sono seguite dal mio Ti amo; i suoi moti, i suoi passi e tutto il resto, contengono un mio Ti amo... Eppure, in mezzo a tante onde del mio amore, non sa elevarsi a darmi il contraccambio del mio amore. Quale ingratitudine! Come il mio amore ne resta dolente!
Perciò, figlia mia, ti ho scelta come figlia del mio Volere, affinché, come figlia fedele, difenda i diritti del Padre tuo. Il mio amore vuole assolutamente il ricambio dell’amore della creatura; quindi nella mia Volontà troverai tutti i miei Ti amo, e tu, seguendoli, imprimerai il tuo Ti amo nel mio, per te e per tutti.
Oh, come sarò contento nel vedere l’amore della creatura fuso col mio! Perciò ti do il mio Volere in tuo potere, affinché quell'amore che ho dato nella creazione, me lo ricambi una creatura, difendendo i diritti del mio amore”.
(Libro di Cielo 16° Volume - 1 agosto 1923)