Continuando il mio solito stato, il benedetto Gesù si faceva vedere dentro di me, ma tanto immedesimato con me che vedevo i suoi occhi nei miei, la sua bocca nella mia, e così del resto; e mentre così lo vedevo mi ha detto:
“Figlia mia, vedi chi fa la mia Volontà e come m'immedesimo e mi faccio una sola cosa con lei, mi fo vita [sua] propria, perché la mia Volontà è dentro e fuori dell’anima; si può dire che è come aria che [si] respira, che dà vita a tutto, come luce che fa vedere tutto e fa tutto comprendere, calore che riscalda, che feconda e fa crescere, cuore che palpita, mani che operano, piede che cammina; e quando la volontà umana si unisce al mio Volere si forma la mia vita nell'anima”.
Onde avendo fatto la comunione, stavo dicendo a Gesù: “Ti amo”. E lui mi ha detto:
“Figlia mia, vuoi amarmi davvero? Dì: ‘Gesù, ti amo con la tua Volontà’. E siccome la mia Volontà riempie Cielo e terra, il tuo amore mi circonderà ovunque ed il tuo ti amo si ripercuoterà lassù nei Cieli e fin nel profondo degli abissi; così se vuoi dire ti adoro, ti benedico, ti lodo, lo dirai unita con la mia Volontà e riempirai Cieli e terra di adorazioni, di benedizioni, di lodi, di ringraziamenti. Nella mia Volontà le cose sono semplici, facili ed immense; la mia Volontà è tutto, tanto che gli stessi miei attributi che sono? Un atto semplice della mia Volontà. Sicché se la giustizia, la bontà, la sapienza, la fortezza, fanno il loro corso, la mia Volontà le precede, le accompagna, le mette in attitudine di operare; insomma non si spostano un punto dal mio Volere. Perciò chi prende la mia Volontà prende tutto, anzi può dire che la sua vita è finita, finite le debolezze, le tentazioni, le passioni, le miserie, perché in chi fa il mio Volere tutte le cose perdono i loro diritti, perché il mio Volere tiene il primato su tutto e diritto a tutto”.
(Libro di Cielo 11° Volume - 2 ottobre 1913)