“Figlia mia, come la mia Volontà Divina è sparsa in tutta la creazione, così tu unita con essa, voglio trovarti in tutte le cose create, come sparsa in ciascuna di esse.
Sarai il cuore della terra, per trovare la tua vita palpitante in essa che col suo palpito continuo mi attesta l’amore di tutti i suoi abitatori. Sarai la bocca del mare, che mi farai sentire la tua voce nelle sue onde altissime e nel suo mormorio continuo, che mi lodi, mi adori, mi ringrazi e nel guizzo dei pesci mi scocchi i tuoi baci affettuosi e puri, per te e per quelli che valicano il mare.
Sarai le braccia del sole, che distendendoti ed allargandoti nella sua luce, dovunque [io] senta le tue braccia che mi abbracciano, mi stringono forte per dirmi che solo me cerchi, solo me vuoi ed ami. Sarai i piedi del vento, per corrermi appresso e farmi sentire il dolce calpestio dei tuoi passi, che mai lascia di correre, ancorché non mi trovi.
Non sono contento se non trovo la piccola figlia mia in tutte le cose da me create per amor suo. A tutta la creazione io domando: ‘C’è la piccola figlia della mia Volontà? Perché voglio godermela e trattenermi con lei’. E se non ti trovo, io perdo il mio godimento ed il mio dolce trastullo”.
(Libro di Cielo 23° Volume - 6 ottobre 1927)