“Figlia mia, la perfezione è luce, e chi dice di voler raggiungerla non fa altro che come chi volesse stringere in pugno un corpo di luce, che mentre lo fa per stringere, la stessa luce gli scorre fuori dalle proprie dita, solo che la mano resta nella stessa luce sommersa.
Ora la luce è Dio, e solo Dio è perfetto, e l’anima che vuole essere perfetta non fa altro che afferrare le ombre, le goccioline di Dio, e delle volte non fa altro che vivere nella sola luce, cioè nella verità. E siccome la luce, quanto più vuoto trova e quanto più profondo è il luogo, tanto più addentro vi s’intromette così più spazio vi prende, così la luce divina, quanto più l’anima è vuota ed umile, tanto più la luce la riempie e le comunica le sue grazie e perfezioni”.
(Libro di Cielo 6° Volume - 22 dicembre 1904)