Stavo tutta immersa nel Divin Volere, ed il mio sempre amabile Gesù è venuto e mi ha stretto al suo cuore dicendomi:
“Tu sei la mia figlia primogenita della mia Volontà; come mi sei cara e preziosa agli occhi miei! Ti terrò tanto custodita che, se nel creare l’uomo preparai un Eden terrestre, per te ho preparato un Eden divino. Se nell'Eden terrestre il connubio fu umano tra i primi progenitori e diedi loro a godere le più belle delizie della terra e di me godevano ad intervalli, nell'Eden divino il connubio è divino: ti farò godere le più belle delizie celesti e di me godrai quanto vuoi, anzi sarò tua vita e divideremo insieme i contenti, le gioie, le dolcezze e se occorre anche le pene.
Nell'Eden terrestre ebbe accesso il nemico e fu commesso il primo peccato; nell'Eden divino è chiusa l’entrata al demonio, alle passioni, alle debolezze, anzi lui non vuole entrare sapendo che il mio Volere lo scotterebbe più dello stesso fuoco dell'inferno, e solo a sentirne la sensazione della mia Volontà il nemico fugge; e darai principio ai primi atti nel modo divino, i quali sono immensi, eterni ed infiniti, che abbracciano tutto e tutti”.
(Libro di Cielo 12° Volume - 3 marzo 1919)