“Figlia mia, sollevati, non ti abbattere troppo. La mia Volontà rende l’anima felice anche in mezzo alle più grandi procelle [tempeste]; anzi [l’anima] si solleva tanto in alto che le procelle non la possono toccare, sebbene le vede e le sente.
Il luogo dove ella dimora non è soggetto a tempeste, ma è sempre sereno e sole ridente, perché la sua origine è in cielo, la sua nobiltà è divina, la sua santità è in Dio, dove è custodita da Dio stesso; perché, geloso della santità di quest’anima che vive del mio Volere, la custodisco nel più intimo del cuore e dico: ‘Nessuno me la tocchi, perché il mio Volere è intangibile, è sacro, e tutti devono fare onore al mio Volere’”.
(Libro di Cielo 12° Volume - 6 agosto 1917)