“Figlia mia, il mio amore per la creatura è grande; vedi come la luce del sole invade la terra? Se tu potessi fare di quella luce tanti atomi, in quegli atomi di luce sentiresti la mia voce melodiosa, che ti ripeterebbero uno [ap]presso [al]l’altro: ‘Ti amo, ti amo, ti amo’, in modo che non ti darebbero tempo a numerarli; resteresti affogata nell'amore.
E difatti ti amo, ti amo, ti amo nella luce che riempie il tuo occhio, ti amo nell'aria che respiri, ti amo nel sibilo del vento che percuote il tuo udito, ti amo nel calore e nel freddo che sente il tuo tatto, ti amo nel sangue che scorre nelle tue vene, ti amo nel palpito del tuo cuore, ti dice il mio palpito, ti amo ti ripeto in ogni pensiero della tua mente, ti amo in ogni azione delle tue mani, ti amo in ogni passo dei tuoi piedi, ti amo in ogni parola; perché niente succede dentro e fuori di te se non concorre un mio atto d’amore verso di te. Sicché un mio ti amo non aspetta l’altro; e i tuoi ti amo quanti sono per me?”
Io sono rimasta confusa, mi sentivo assordita dentro e fuori ed a pieni cori, dal ti amo del mio dolce Gesù; e i miei ti amo erano così scarsi, così limitati, che ho detto: “O mio amante Gesù, chi mai può farvi fronte?” Ma di quello che ho detto, pare che non ho detto nulla di quello che Gesù mi faceva comprendere.
(Libro di Cielo 11° Volume - 14 marzo 1914)