“Figlia mia, il sole, non compreso, si gode della sua luce per quanto più si può; ci si serve di essa per operare, per camminare, per guardare, ed oh, come si sospira il giorno perché la luce faccia compagnia agli uomini e viva con loro!
Le mie verità, poi, che sono più che luce, che fanno spuntare il sole del giorno nelle menti umane, non sono curate né amate né sospirate, e si tengono come un nonnulla; qual dolore! Io però quando veggo che loro mettono da parte le mie verità, io metto da parte loro e faccio fare il corso alle mie verità con le anime che le amano e le sospirano e si servono della luce di esse per modellare la loro vita e farne una sol cosa.
Credi tu che ti abbia detto tutto delle verità, degli effetti e valore che la mia verità contiene? Oh, quant'altri soli debbo far sorgere! Né ti meravigliare se non comprendi tutto; contentati di vivere della sua luce e ciò mi basta”.
(Libro di Cielo 14° Volume - 23 giugno 1922)