“Figlia mia, te lo ripeto, non guardare la terra, lasciamoli fare, vogliono far guerra, la facciano pure, e quando loro si saranno stancati, anch'io farò la mia guerra. La loro stanchezza nel male, le loro disillusioni, i disinganni, le perdite subite, li disporranno a ricevere la mia guerra. La mia guerra sarà guerra d’amore, il mio Volere scenderà dal cielo in mezzo a loro; tutti i tuoi atti e quelli degli altri, fatti nel mio Volere, faranno guerra alle creature, ma non guerra di sangue, guerreggeranno con le armi dell’amore dando a loro doni, grazie, pace, daranno cose sorprendenti da far stupire l’uomo ingrato.
Questa mia Volontà, milizia di cielo, con armi divine confonderà l’uomo, lo travolgerà, gli darà la luce per vedere, ma non il male, ma i doni e le ricchezze con cui voglio arricchirlo. Gli atti fatti nel mio Volere, portando in sé la potenza creatrice, saranno la nuova salvezza dell'uomo e scendendo dal cielo porteranno tutti i beni sulla terra, porteranno la nuova era ed il trionfo sulla iniquità umana. Perciò moltiplica i tuoi atti nella mia Volontà per formare le armi, i doni, le grazie, per poter scendere in mezzo alle creature e guerreggiarle in amore”.
(Libro di Cielo 12° Volume - 26 aprile 1921)