Continuando il mio solito stato, quando appena ho sentito vicino Nostro Signore, mi ha detto:
“Figlia mia, [nel]l’anima che fa la Volontà mia, vi circola il mio Volere in tutto il suo essere come vi circola il sangue, sicché sta a continuo mio contatto con la mia potenza, sapienza, carità, bellezza, sicché a tutto il mio prende parte. Onde non vivendo più del suo volere, il suo volere vive nel mio, e come il mio circola nel suo, così il suo vi circola in tutto il mio Essere e ci sento continuamente il suo contatto; e sentendomi continuamente da lei toccare, non puoi tu comprendere quanto mi sento d’amarla, di favorirla, di esaudirla in tutto ciò che domanda, e se glielo negassi lo negherei a me stesso.
Poi in fin dei conti, vivendo del mio Volere non domanda altro che ciò che voglio io, questo vuole e questo solo la rende felice, per sé e per altri, perché la sua vita è più in cielo che in terra. Questo è il frutto che produce la mia Volontà beatificare l'anima anticipatamente”.
(Libro di Cielo 8° Volume - 3 maggio 1908)