“Figlia mia, vedi un poco, tutte le cose si fanno fra due: tu hai un occhio, ma se non avessi una luce esterna che ti illumina, nulla potresti vedere; tu hai le mani, ma se non avessi le cose occorrenti per formare i lavori, nulla faresti; così di tutto il resto.
Ora così voglio la santità nella creatura, fra lei e me, fra due, io da una parte e lei dall'altra, io a dare la mia vita e come fido compagno a comunicarle la mia santità, e lei come fida ed inseparabile compagna a riceverla. Così lei sarebbe l’occhio che vede ed io il sole che le do la luce, lei la bocca ed io la parola, lei le mani ed io che le somministro il lavoro per operare, lei il piede ed io il passo, lei il cuore ed io il palpito.
Ma sai tu chi forma questa santità? La mia Volontà è la sola che mantiene in ordine lo scopo della creazione, la santità nel mio Volere è quella che mantiene il perfetto equilibrio tra Creatore e creature, che sono le vere immagini uscite da me”.
(Libro di Cielo 13° Volume - 4 novembre 1921)